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I DIRIGENTI SCOLASTICI E LE “STRANE ED ESILARANTI” CIRCOLARI

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Ogni anno riceviamo mail da colleghi di tutto lo stivale, isole comprese, che ci inviano strane ed esilaranti (per usare un eufemismo) circolari emesse dai propri DS, nelle quali scrivono di tutto di più,PER “dall’obbligo di timbrare il badge per il docente” alla “non concessione di permessi o ferie nei giorni che seguono o precedono l’interruzione dell’attività didattica” ecc. ecc. e ultima, ma non ultima, la circolare di un DS di una scuola della Sardegna in cui l’unica cosa che si capisce è che il o la DS asserisce che la Legge 124/1999 e la Circolare Ministeriale 28/2000 avrebbero abolito la compresenza tra ITP e insegnante teorico, il resto della circolare è un’insalata di frasi, anche abbastanza ovvie e scontate, spiattellate giusto per riempire il foglio. Nei primi 2 casi il DS lede il CCNL Scuola e commette anche un illecito di rilevanza penale, nel terzo cita una norma che non conosce, (perché la norma che cita parla di tutt’altro) e sembra utilizzarla per discriminare fortemente la categoria professionale degli ITP con plateale eccesso e sviamento di potere.

Ricordiamo che la circolare emessa su carta intestata della scuola da un DS è un atto pubblico emanato da un Dirigente della Pubblica Amministrazione, non è mica un pizzino o un appunto su un post it da buttare in faccia al personale. Configurandosi come atto pubblico deve attenersi scrupolosamente alle disposizioni dettate dalla
norma giuridica e contrattuale, e non a quello che pensa o presume o auspica il DS di turno.
I casi che abbiamo citato sopra, sono ovviamente circolari che non richiamano assolutamente la norma giuridica e contrattuale vigente, anzi vanno esattamente nel senso opposto di quello che dice la norma.
Il problema è che più volte è stato dimostrato che la stragrande maggioranza dei DS sono completamente a digiuno dei concetti normativi giuridici e contrattuali minimi necessari per poter svolgere la loro funzione.

La scuola, ringraziando il cielo, almeno fino ad oggi, è una pubblica amministrazione e non l’azienda privata del DS, se quest’ultimo vuole fare l’imprenditore, si licenzia e lo va a fare con i suoi soldi nel privato, se ne è capace. Quando ci si trova davanti a questi personaggi, bisogna intervenire immediatamente, ma purtroppo la categoria professionale dei docenti non è molto portata a questo ,a differenza del personale ATA che si fa rispettare molto di più. Il docente, purtroppo, quando deve difendere un proprio diritto leso, nell’90% dei casi lascia perdere, facendo le considerazioni “medievali” del tipo: non mi voglio mettere in cattiva luce con il DS, poi me la potrebbe far pagare ecc. ecc. A nostro modo di vedere le cose invece, va fatto l’esatto contrario, nel senso che bisogna intervenire e non lasciar correre, infatti il DS se vede che alla prima vessazione il docente retrocede, quel docente ed altri verranno sempre più vessati e loro diritti sempre più lesi.
Questa mentalità deve cambiare, altrimenti la categoria professionale dei docenti verrà sempre più calpestata.
Per concludere, quando ci si trova davanti a queste circolari, bisogna rivolgersi ad un sindacato serio oppure se non si ha fiducia nel sindacato si va da un legale di fiducia.

Cosa può fare il sindacato o il legale di fiducia: inviare una lettera di diffida al DS per invitarlo a ritirare la circolare illegittima, se il DS fa orecchie da mercante, il sindacato o il legale procede con il ricorso al giudice del lavoro per comportamento antisindacale del DS, e se vi sono gli estremi fa anche un esposto alla Procura della Repubblica competente per territorio.
I diritti devono essere difesi e tutelati dal diretto o dai diretti interessati/o a viso aperto con esposti e denunce se il caso lo necessita, in questi casi nessun ente o organo potrà mai intervenire d’ufficio.

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