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CAMPOBASSO – IMPORTANTISSIMA SENTENZA DEL GIUDICE DEL LAVORO CHE TUTELA I PRECARI A TEMPO DETERMINATO

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La FLC Cgil aveva presentato ricorso presso il giudice del lavoro di Campobasso in seguito all’annullamento del contratto a tempo determinato di un proprio tesserato, rescisso perchè rientrava prima del previsto il titolare. Il seguito riportiamo un passaggio del comunicato del sindacato e in basso potete scaricare la sentenza.

PERIl Giudice del lavoro di Campobasso – scrive la FLC Cgil – ha confermato con la sentenza 277 del 22 settembre 2014 un importantissimo principio: non è possibile rescindere il contratto di lavoro a tempo determinato del lavoratore precario in caso di rientro anticipato del titolare. Tale principio, ribadito anche dall’ARAN con un recente orientamento applicativo, è stato richiamato dal Giudice  nella suindicata sentenza, in cui, tra l’altro, si chiarisce che “nel contratto stipulato dalla ricorrente è indicata la data di inizio e di fine della supplenze e, relativamente alle condizioni risolutive, il contratto rinvia al CCNL ed alle norme da esso richiamate o con esso compatibili”.

Si tratta di un principio chiaro ed elementare, valido in astratto anche per altre ipotesi affini (si pensi alla sorte del docente precario in caso di ritiro dell’alunno diversamente abile). In sostanza, si sancisce l’impossibilità per l’Amministrazione di risolvere anticipatamente la supplenza per cause non imputabili al lavoratore o comunque non normate dal contratto di lavoro o dal CCNL di categoria.

Quello che stupisce, in realtà, è la protervia con cui, talvolta, si compiono atti di questo tipo, gravemente lesivi di diritti certi ed inoppugnabili. Nel caso in questione, ad esempio, riguardante un Istituto Superiore di Campobasso, la FLC CGIL Molise aveva immediatamente presentato motivata diffida, con la quale si richiamavano tutte le norme in questione, onde evitare un inutile contenzioso.

Inutile dire che non c’è stato nulla da fare. Il lavoratore è stato costretto a fare ricorso e la sentenza, arrivata dopo circa due anni, ha condannato l’Amministrazione al risarcimento dei danni nei confronti della lavoratrice con condanna alle spese da parte dell’Amministrazioni. Uno spreco di risorse pubbliche per le quali valuteremo la possibilità di richiedere che ai responsabili sia addebitato il danno erariale.

 

SCARICA LA SENTENZA DEL GIUDICE DI CAMPOBASSO

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