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Sulle visite specialistiche dirigenti scolastici ‘nel pallone’

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Dirigenti scolastici nel pallone con interpretazione e applicazione arbitrariamente discrezionale della circolare n. 2 /2014 del 3 marzo 2014 emanata dal Dipartimento della Funzione Pubblica (a firma del Ministro Gianpiero D’Alia).

buono-studio101Essa equipara le assenze per visite specialistiche dei pubblici dipendenti, non più a stato di malattia, ma a permessi per motivi personali. Tale Circolare della Funzione Pubblica era stata tradotta all’interno del Ministero della Pubblica Istruzione con la circolare 5181 del 22/04/2014.

A seguito di numerose richieste di chiarimenti provenienti dal comparto Scuola, con Nota ministeriale successiva del 29 maggio 2014, il Capo Dipartimento dell’area Personale del MIUR, dott.ssa Sabrina Bono, specificava che la nuova disciplina delle visite specialistiche non riguarda il personale scolastico ma soltanto i dipendenti dell’Area Ministeri.

Nonostante questa nota di chiarimento del Miur,  molti dirigenti scolastici hanno deciso di attenersi alla Circolare  della Funzione Pubblica generando così in tutto il paese un’abnorme disparità giuridica nell’esercizio del diritto alla Salute.
Giungono dai supplenti del nostro gruppo segnalazioni precise a conferma di una sorta di “Scuole di serie A” e “Scuole di serie B” a causa di un’abusiva discrezionalità con la quale il dirigente scolastico decide autonomamente in che modo disciplinare la visita specialistica: secondo la circolare restrittiva della Funzione Pubblica oppure secondo la Nota chiarificatrice del MIUR del 29 maggio 2014.

Alcuni sindacati rimangono “reticenti” e in difficoltà e aspettano il pronunciamento del TAR oppure l’incontro con l’agenzia ARAN .
Nel frattempo si naviga a vista tra lo zelo di alcuni dirigenti e la prudenza di altri.

Il gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro ritiene che l’indecorosa applicazione a macchia di leopardo della Circolare della Funzione Pubblica determini, da una parte, una evidente discriminazione tra dipendenti dello stesso Comparto Scuola e, dall’altra, una forte lesione del diritto dei supplenti che non beneficiano, in base al CCNL, di nessun permesso retribuito per motivi personali.
E quindi in caso di visita specialistica sarebbero costretti a rinunciare alla retribuzione con interruzione del servizio.
Chiediamo pertanto alle OOSS, all’agenzia ARAN, al Dipartimento Personale del MIUR di voler esercitare le rispettive prerogative istituzionali perché sia ripristinata chiarezza e omogeneità di trattamento tra le diverse scuole e tra il personale di ruolo e personale precario.

Gruppo Fb Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro

 

 

 

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