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NUOVO TFA, LE INFORMAZIONI – ECCO IL DECRETO, ENTRO IL 30 NOVEMBRE I TEST

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Pubblicato il decreto per il nuovo TFA, molti si schiedono se sia necessario visto il numero enorme di precari già abilitati che faticano a trovare posto, però evidentemente occorre finanziare le università e quello dei TFA è un sistema sicuro. Nell’articolo che segue Valentina Santarpia spiega nel dettaglio cosa occorre fare.

biennaleAnche per i «tieffini» si aprono le porte che conducono verso la strada dell’insegnamento. Il ministero dell’Istruzione ha infatti finalmente pubblicato il decreto che stabilisce le modalità con cui gli aspiranti professori che hanno superato i test selettivi del Tfa potranno partecipare alle altre due prove, la scritta e l’orale. Solo dopo aver superato, infatti, queste due fasi decisive, i candidati potranno entrare a tutti gli effetti nel percorso Tfa, una sorta di corso di specializzazione che abilita alla professione di insegnante e che quindi darà la possibilità ai candidati di partecipare al prossimo concorso, che, come chiarito dal ministro Stefania Giannini, sarà riservato solo agli «abilitati». A superare la prima prova sono stati 47.332 candidati su 101.414 partecipanti, pari al 46,67%.

Come iscriversi

Le iscrizioni alle prove avverranno solo con procedura telematica, attraverso la piattaforma https://tfa.cineca.it, utilizzando le stesse credenziali rilasciate al momento dell’iscrizione ai pre-test. Ciascuno dei candidati ammessi alla prova scritta potrà indicare un ateneo che abbia istituito il corso di Tfa della relativa classe di concorso della regione dove ha svolto i test selettivi, e, in alternativa, altre due istituzioni accademiche di due regioni distinte. Toccherà poi alle università, entro il 30 novembre, far svolgere le prove, pubblicando le graduatorie di merito e assegnando i posti relativi. Chi dovesse risultare ammesso, ma con un punteggio che non gli permette di accedere immediatamente ad uno dei posti disponibili, verrà smistato negli atenei di altre regioni. Se anche dopo la redistribuzione resterà qualche candidato senza posto, il ministero poi provvederà per la ricollocazione. I percorsi di Tfa, stabilisce il decreto, dovranno concludersi entro il 31 luglio 2015, in modo da permettere appunto ai candidati di partecipare al prossimo concorso per prof.

I «ripescati»

I candidati ammessi alle prove scritte possono presentare domanda dal 1° ottobre 2014 ed entro le 16 del 10 ottobre. Fanno eccezione le classi di concorso che riguardano l’Alta formazione artistica, musicale e coreutica: in questo caso i candidati potranno presentare la domanda di iscrizione dal 10 ottobre al 16 ottobre 2014, sempre fino alle 16. Una volta concluse le procedure di selezione, a fine novembre, le università potranno aprire le iscrizioni in soprannumero non solo a chi ha superato le prove, ma anche ad alcune categorie particolari di aspiranti prof, ovvero: i «congelati SSIS» e Afam; quelli che hanno sospeso o interrotto il primo ciclo di Tfa; quelli che, alla fine del I ciclo di Tfa, erano risultati vincitori, cioè collocati in posizione utile per frequentare più di un percorso, e che abbiano scelto un’opzione; i soggetti che, in occasione del I ciclo Tfa, erano stati inseriti in una graduatoria di merito, ma non in posizione utile: una decisione, questa, presa per dare le stesse chance ai tieffini di prima e seconda guardia. Per chiarire le diverse modalità del personale dei conservatori di musica, accademie e ISIA

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