La Cassazione con la sentenza n.18678/2014 sancisce che il licenziamento del lavoratore è legittimo anche se il numero di assenze non supera il periodo di “comporto”, cioè la somma dei giorni di malattia consentiti. La Suprema Corte ha così respinto il ricorso di un lavoratore che con le sue numerose assenze per malattia, a «macchia di leopardo» e agganciate ai giorni di riposo, aveva fornito «una prestazione lavorativa non sufficiente e proficuamente utilizzabile dall’azienda» .