622mila iscritti tra graduatoria ad esaurimento e graduatoria d’istituto, 1 insegnante su 5 è precario, il conto salato è di 1,5mld di euro.
Ma i docenti abilitati sono quasi circa 280mila che potranno essere assunti tra graduatorie e concorso in 6 anni
6 pagine in cui sono riportati i concetti chiave della riforma, indiscrezioni vogliono la proiezione di slide, forse la prossima settimana, per condividere le linee guida della riforma della scuola.
Nodo centrale i precari e la loro stabilizzazione. Nessun dato ufficiale, solo ufficio e qualche ricostruzione.
Seguici su FaceBook. Lo fanno già in 128mila
100mila immissioni in ruolo in tre anni per decurtare del 30% le graduatorie ad esaurimento, quindi, forse, un concorso ogni due anni e un piano di immissioni straordinario che varrà 50mila posti annui fino al 2022. Tutto vero? Speriamo.
I conti non tornano, se guardiamo i soldi.
Perché i docenti precari lo scorso anno sono stati 1 su 5 di ruolo, 120mila per un costo di 1,500mld di euro.
Se l’investimento promesso per il personale sarà, come da indiscrezioni, di 1mld i conti non tornano.
I conti tornano invece sui numeri del precariato.
Sempre da indiscrezioni, i numeri sulle assunzioni dei precari, legati alla riforma Renzi, che circolano vogliono 100mila assunti in 3 anni (2015-17), quindi, dal 2017, 50mila assunti l’anno fino al 2022. Il totale si aggira intorno a 300mila immessi in ruolo da dividere tra GaE e concorso.
Quanti sono i precari che legittimamente aspettano una stabilizzazione?
- 154.398 candidati iscritti anche in Graduatoria ad Esaurimento e presenti nella prima fascia delle GI
- 130mila iscritti in seconda fascia, nella quale sono confluiti 121mila neo abilitati con Diploma magistrale, TFA, PAS e SFP
Il totale è di circa 280mila, un numero che si avvicina a quelli delle indiscrezioni di questi giorni.
A questi, però, bisogna aggiungere anche 337.458 inseriti in terza fascia, aspiranti senza abilitazione, i quali attendono di conoscere le sorti delle graduatorie d’istituto.