La Flc Cgil denuncia l’atteggiamento “irresponsabile” del Miur e chiede un termine reale e uguale per tutti per l’inserimento dei dati
Più rispetto per il lavoro delle segreterie e certezze per i precari danneggiati dalla pubblicazione delle graduatorie a macchia di leopardo.
Queste le richieste della Flc Cgil che definisce irresponsabile il Miur, perchè, nonostante le pressanti richieste di proroga, non ha ritenuto opportuno modificare il termine del calendario delle operazioni sulle domande per le graduatorie di 2^ e 3^ fascia dei docenti, considerato incompatibile con la situazione delle segreterie che lavorano con personale ridotto a causa dei tagli e dei legittimi turni di ferie estive e con gli innumerevoli problemi di funzionamento del sistema centrale.
La proroga non è stata concessa perchè, secondo il Miur, un eventuale slittamento sarebbe stato incompatibile con l’esigenza di avere le graduatorie pronte per l’inizio delle lezioni e che USR e ATP avrebbero comunque adottato tutte le misure organizzative necessarie per alleviare il peso sulle scuole.
“Il Ministero non ha considerato – scrive la Cgil – che gli USR e gli ATP non sono in grado di farsi carico della mole di lavoro che grava sulle scuole, valutato l’esiguo numero di personale rimasto a disposizione e che, in alcuni casi, non hanno neppure operato come previsto per la richiesta delle graduatorie”.
Secondo quanto riporta il Sindacato, la situazione è ora molto caotica: dopo aver già inserito le nuove domande, le segreterie sono state anche costrette, a causa di un problema tecnico nella valorizzazione dei dati storici su SIDI, a cancellare le posizioni di aspiranti presenti nel precedente triennio e a reinserirle.
Un modo di operare da parte del MIUR che ingenera una profonda confusione nelle segreterie e nei docenti che vedono la loro situazione rappresentata in modo difforme, a seconda della conclusione o meno delle operazioni da parte dei vari istituti e delle anomalie nella valutazione.
“La pubblicazione delle graduatorie provvisorie – scrive la FLC – dovrebbe avvenire contestualmente su tutto il territorio provinciale, nella data stabilita dall’Ufficio scolastico territoriale, solo dopo previa verifica del suddetto completamento delle operazioni da parte delle scuole (art. 10 comma 2 del DM 353), nonché della valutazione di eventuali reclami avverso le graduatorie provvisorie.
Solo da quella data decorrono i termini (10 giorni) per la presentazione di eventuali reclami”.
“Continueremo a pressare il MIUR – conclude il Sindacato – affinché dia un termine reale che vada bene per tutti e che consenta il completamento delle operazioni nei tempi necessari, garantendo qualità ed equità nella valutazione”.