Il 19 agosto hanno anticipato la contestazione del 29 manifestando a Firenze davanti all’Usr: hanno chiesto il ritiro del decreto con cui il Miur ha deciso di estrapolare il 75% delle nuove assunzioni dai vincitori e idonei dell’ultimo ‘concorsone’, lasciando solo il restante 25% agli insegnanti delle GaE. Pronti i ricorsi alla magistratura ordinaria. Ma non tutti la pensano allo stesso modo…
Rispetto agli annunci, sono iniziate con dieci giorni di anticipo le proteste dei precari della scuola. Il 19 agosto, infatti, una delegazione di insegnanti precari del gruppo ‘Ora Basta!’ ha manifestato a Firenze davanti alla sede dell’Ufficio Scolastico Regionale: ad essere contestato, in particolare, è stato il decreto con cui il ministero dell’Istruzione ha deciso di estrapolare il 75% delle nuove immissioni in ruolo dai vincitori dell’ultimo concorso bandito due anni fa e anche dai semplici idonei, lasciando solo il restante 25% agli insegnanti presenti nelle graduatorie a esaurimento.
Una scelta, quella presa dalla Usr toscana, dettata dal fatto che lo scorso anno, a causa del mancato allestimento della graduatoria finale dell’ultimo “concorsone”, su molte classi di concorso praticamente tutte le assunzioni furono assegnate attraverso l’esclusivo utilizzo delle graduatorie ad esaurimento. E ora, visto che nel frattempo le graduatorie dei vincitori e degli idonei sono state finalmente pubblicate, il Miur ha dato disposizione di attingere da quelle in misura proporzionale ai posti non assegnati nel 2013. La contestazione dei precari delle GaE punta a rendere inefficace il decreto n. 356 del 23 maggio scorso, che ha dato il via libera all’assunzione degli idonei. I quali, sempre per i precari della GaE, non avrebbero invece diritto al ruolo perché non abilitati.
Il gruppo dei contestatori, che riunisce su Facebook più di 1.900 iscritti, ha quindi confermato la manifestazione nazionale a Roma del prossimo 29 agosto, assieme a quella dei ‘Quota 96’. I precari in rivolta hanno anche preparato delle diffide per il ministro Stefania Giannini e per i singoli provveditorati dall’applicazione del decreto, contro il quale ‘Ora Basta!’ ricorrerà alla magistratura ordinaria, con cui il ministero ha rettificato il bando del concorso a cattedre in base al quale gli idonei non avrebbero dovuto avere accesso alle immissioni in ruolo.
A pensarla diversamente è l’Anief, che ha deciso di tutelare vincitori e idonei da errate interpretazioni della normativa, che ha ancora come riferimento principale le indicazioni normative contenute nel Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione, il Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994, in particolare quelle relative all’art. 399 comma 1, che prevede l’attribuzione dei ruoli al 50% tra Graduatorie di merito e Graduatorie ad esaurimento. Per tutti coloro “che rischiano anche quest’anno di perdere l’assunzione, il sindacato ha già predisposto apposito ricorso”. Ancora una volta, così, l’ultima parola spetterà ai giudici