Il posticipo ad ottobre dell’inizio delle lezioni – come richiesto dal sindaco dei Forte dei Marmi per contrastare la stagione turistica andata male per il cattivo tempo – non è realizzaibile. Il posticipo danneggerebbe le famiglie, replica il Ministro.
Il Ministro Giannini interviene sull’argomento del giorno, la richiesta del sindaco di Forte dei Marmi, Buratti di posticipo dell’inizio delle lezioni ad ottobre.
La motivazione del Ministro è squisitamente tecnica “non posso non ricordare che i calendari con le date di inizio e di fine delle lezioni vengono deliberati dalle Regioni che li hanno già comunicati alle scuole e al Ministero in tempo utile per consentire la programmazione delle attività didattiche”.
Inoltre, non si può derogare al tetto minimo dei 200 giorni di lezione da garantire in ciascun anno scolastico. I calendari scolastici per ogni regione
“Le scuole – prosegue il Ministro – nella loro autonomia possono chiedere lievi variazioni rispetto al calendario regionale, a patto di garantire i 200 giorni minimi di lezione previsti per legge. Nella maggior parte dei casi le richieste riguardano aperture anticipate che consentono di programmare pause flessibili nel corso dell’anno scolastico. In questo caso, invece, la richiesta di segno opposto potrebbe entrare in contrasto con gli impegni delle famiglie, nostre vere interlocutrici, dove spesso entrambi i genitori sono impegnati al lavoro”