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Mobilità professionale ATA e assunzioni in ruolo: a che punto siamo

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Il veto di MEF e Dipartimento Funzione Pubblica impedisce di utilizzare le graduatorie della mobilità professionale. La FLC CGIL chiede il rispetto del CCNL per dare uno sbocco professionale a diverse centinaia di lavoratori che da anni attendono una risposta.

certificazione-informatica-eipassIl MIUR, nell’incontro del 7 agosto 2014, ha assegnato il contingente di posti autorizzati per l’a.s. 2014/2015, ma leimmissioni in ruolo per il profilo di DSGA (dall’Area B all’Area D), come quelle degli altri aspiranti idonei, inseriti nelle graduatorie della mobilità professionale (dall’Area A all’Area B),vengono impedite di fatto dal veto del MEF e dal Dipartimento Funzione Pubblica, i quali hanno dato parere negativo all’utilizzo delle graduatorie in oggetto.

La circolare operativa ministeriale n. 7957 del 7 agosto 2014, fa espresso riferimento all’utilizzo “prioritario” delle graduatorie per responsabile amministrativo ed è, quindi, scontato che, stante il veto del MEF e del Dipartimento della Funzione Pubblica all’impiego delle graduatorie della mobilità professionale, l’unica possibilità sia quella della verifica sull’esistenza di eventuali aspiranti idonei rimasti solo nelle graduatorie previste dalla legge 124/2009.

Tale problema si era già posto durante il confronto sulle immissioni in ruolo 2013/2014, durante il quale la FLC CGIL aveva chiesto l’utilizzo delle graduatorie della mobilità professionale, come previsto dalla circolare n. 1985 del 16/03/2012 (a firma del Capo Dipartimento, Dott. Chiappetta), la quale testualmente recita: “le nomine disposte negli anni scolastici successivi non abbisognano di alcuna ulteriore autorizzazione, essendo ricomprese nel computo di cui al decreto interministeriale 3 agosto 2011, relativo alle immissioni in ruolo autorizzate per l’anno scolastico 2010/2011“. Questi ruoli rientrerebbero, quindi, nel contingente di allora e possono essere restituiti ai legittimi aspiranti.

Successivamente il MIUR, costretto dalle iniziative di mobilitazione del sindacato (sciopero di un mese con astensione delle prestazioni aggiuntive), si era dichiarato propenso all’utilizzo di quelle graduatorie, salvo un nuovo approfondimento col MEF.

In effetti il Ministero, con la nota prot. n. 1168 del 28/04/2014, aveva chiesto il via libera al MEF ribadendo la piena validità dell’accordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali del 2011 e la proroga della validità delle graduatorie formulate ai sensi del CCNI 2009, in attuazione della sequenza contrattuale del 2008.

Purtroppo, però, sia il MEF, sia il Dipartimento della Funzione Pubblica hanno dato parere negativo, sostenendo che i passaggi di profilo si possono attuare all’interno dei concorsi ordinari con una quota di posti (max il 50%) riservata al personale interno. L’effetto, secondo questa interpretazione, è che i passaggi verticali del personale sono regolati per legge (art. 24 del D.Lgs. n.150/2009) e che le norme dei contratti che disciplinano le progressioni verticali sarebbero disapplicate. Già due anni fa, i due Ministeri di spesa avevano evidenziato che lo strumento contrattuale non era quello più appropriato e che si doveva fare un atto datoriale. Quindi, il Ministro Profumo, su richiesta del sindacato, per dare applicazione alla sequenza contrattuale, emanò un apposito D.M. (in via eccezionale), che consentì il passaggio per mobilità professionale.

Purtroppo, il decreto Brunetta ha conferito uno strapotere a questi Ministeri con l’intento d’imbavagliare la contrattazione integrativa e ridurre il ruolo del sindacato a favore degli atti unilaterali delle Pubbliche Amministrazioni.

In conseguenza, adesso, per quanto riguarda i ruoli di DSGA, l’intero contingente di posti dello scorso anno (60 unità) più quello di quest’anno scolastico (173 unità), risulterebbe di fatto congelato.

La nostra posizione

È palese la consueta pantomima del MIUR che, da una parte, sembra voler attribuire dei posti in più alla mobilità professionale, ma nei fatti non crea le condizioni per assegnare posti di DSGA, né tantomeno di nominare gli aspiranti idonei inseriti nelle altre graduatorie della mobilità professionale.

Il MIUR dovrebbe dismettere i panni da subalterno e contrastare, sul piano politico (ne va del funzionamento delle scuole) e legale, l’interpretazione fallace di MEF e Dipartimento Funzione Pubblica che non tiene neanche conto che la spending review prevederebbe di finire le graduatorie, non ancora esaurite, prima di procedere con altri concorsi.

La FLC CGIL continuerà a sollecitare l’Amministrazione, soprattutto, per far attribuire tutti i posti liberi spettanti per il profilo di DSGA, in quanto siamo al secondo anno consecutivo di mancate immissioni in ruolo.

In particolar modo, abbiamo chiesto:

  • la restituzione di tutti i posti assegnati nel precedente contingente 2013/2014;
  • l’attivazione immediata delle procedure autorizzative per i concorsi ordinari e riservati per i DSGA (per i quali esiste già l’autorizzazione della Corte dei Conti a 450 posti, data dal DPCM del 21/04/2011);
  • chiarezza e trasparenza circa il numero preciso di aspiranti idonei rimasti nelle graduatorie (responsabile amm.vo e mobilità prof.le), suddivisi per provincia, in modo da verificare e valutare quanti potrebbero accedere al ruolo, al fine di conferire quanti più posti possibili ai DSGA, considerata anche l’istituzione dei nuovi CPIA che richiederebbero una figura di Direttore in pianta stabile;
  • l’attribuzione dei posti rimanenti a compensazione agli Assistenti Amministrativi, in modo da non disperdere ruoli.
  • l’utilizzo delle graduatorie degli idonei dall’Area A all’Area B.

La FLC CGIL continuerà a dare battaglia su tutta la partita della mobilità professionale verticale, sia dall’Area A all’Area B, sia dall’Area B all’Area D, coerentemente con le decisioni emerse dal Comitato Direttivo Nazionale del 5/6 dicembre 2013 in un ordine del giorno.

La nostra azione sarà, quindi, orientata a trovare una soluzione a questa grave questione tuttora insoluta, mettendo in pista nuove iniziative sindacali e politiche, agendo più strategie possibili che possano condurre all’esaurimento delle graduatorie sulla mobilità professionale e alla conseguente stabilizzazione di questo personale.

Per quanto ci riguarda continueremo a batterci perché si arrivi rapidamente a:

  1. bandire i concorsi ordinario e riservato per DSGA, poiché è molto tempo che non vengono effettuati, privando di fatto le scuole di figure apicali qualificate in pianta stabile e i facenti funzione del legittimo riconoscimento retributivo e giuridico
  2. formare coloro che, essendo in posizione utile nelle graduatorie della mobilità, per aver superato la preselezione, possono essere assunti con un considerevole risparmio di spesa, liberando altrettanti posti per le nomine di altri Assistenti Amministrativi precari. Queste richieste erano già state poste da parte nostra al MIUR in sede di assegnazione dei ruoli 2013/2014
  3. assegnare i ruoli agli idonei della mobilità professionale dell’ultima immissione prevista nel 2012, non attribuiti per mancanza di posti vacanti.

Continueremo a pressare il Ministero al fine di mettere la mobilità professionale sul binario operativo. In mancanza di risposte concrete porteremo la questione nelle sedi dei tribunali.

Difesa del CCNL e delle condizioni lavorative di tutto il personale sono, per una organizzazione come la nostra, la Federazione dei Lavoratori della Conoscenza, una priorità.

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