Attraverso la nota n. 2595, il capo dipartimento Miur, Luciano Chiappetta, chiarisce che la maggiorazione di posti da assegnare a questo genere di aspiranti alle imminenti immissioni in ruolo, avverrà solo nei casi in cui nel 2013 non furono sottoscritti i contratti a tempo indeterminato a seguito della mancata pubblicazione dei vincitori e idonei entro il 31 agosto. Come nel Lazio e in Toscana.
Il ministero dell’Istruzione cerca di fare chiarezza sulla scelta dei docenti da immettere in ruolo, in particolare sui dubbi crescenti in merito allo scorrimento delle graduatorie dei vincitori di concorsi o risultati idonei in occasione dell’ultimo “concorsone” del 2012. Attraverso la nota prot. n. 2595, per il momento reperibile solo attraverso fonti sindacali, il capo dipartimento Miur, Luciano Chiappetta, spiega che la maggiorazione di posti da assegnare a questo genere di aspiranti alle immissioni in ruolo, avverrà solo nei casi in cui lo scorso anno non furono sottoscritti i contratti a tempo indeterminato a seguito della mancata pubblicazione della graduatoria (entro il 31 agosto 2013) di chi superò le prove selettive. Un caso che riguarda, ad esempio, la regione Lazio (per tutte le classi di concorso) e la Toscana (per un parte).
Il chiarimento risultava necessario, poiché nei giorni scorsi dagli uffici periferici dell’amministrazione erano state fornite delle versioni non affatto omogenee.
“Facendo seguito alla nota prot. n. 8004 dell’8 agosto 2014 – chiarisce il Miur con la nota n. 2595 – , si ribadisce che eventuali recuperi devono essere effettuati solo nelle ipotesi delle graduatorie del concorso di cui al DDG 82/2012 non pubblicate entro il 31 agosto 2013. Ciò in quanto relativamente ai concorsi del 1990 e 1999 l’equilibrio era stato raggiunto nel corso degli anni di vigenza dei predetti concorsi e, a tutto il 2012 non era stata prospettata, all’amministrazione centrale del Miur alcuna situazione di eventuale squilibrio”.