La denuncia arriva dalla FGU-Gilda degli insegnanti: la valutazione non uniforme sul territorio italiano genera tra i docenti sconcerto e malcontento, dando una negativa immagine dell’Amministrazione. Chiesta una nota di chiarimento che uniformi la valutazione dei titoli nelle graduatorie di tutta Italia, soprattutto per i master conseguiti dagli insegnanti diplomati ed per l’idoneità del ‘concorsone’ 2012. Dagli stessi sindacati indicazioni opposte.
I problemi dei precari della scuola non vanno in vacanza. Nemmeno nella settimana di ferragosto: la denuncia arriva dalla FGU-Gilda degli Insegnanti, che l’11 agosto si è fatta portavoce delle “numerose segnalazioni di comportamenti difformi da parte degli uffici periferici del MIUR nella valutazione dei titoli per le graduatorie ad esaurimento” che giungono “dalle province”.
“Appare evidente – scrive il sindacato autonomo – che l’interpretazione da parte degli uffici periferici della normativa emanata dal MIUR sulla valutazione dei titoli, in particolare il master conseguito dagli insegnanti diplomati ed il concorso 2012, risulta difficoltosa e produce differenti comportamenti in sede locale”.
Secondo la Gilda, il problema è che “la valutazione non uniforme sul territorio italiano genera negli insegnanti in graduatoria sconcerto, confusione e malcontento, dando una negativa immagine dell’Amministrazione. Inutile ricordare come questo caos nelle graduatorie alimenti la tensione dei docenti precari già provati dalla burocrazia delle domande, dalle disfunzioni del sistema informatico e dalla preoccupazione per la diminuzione dei posti di insegnamento”.
Va ricordato che nei giorni scorsi, sui 3 punti relativi da assegnare o meno in riferimento all’idoneità dell’ultimo concorso a cattedra, nei giorni scorsi altri sindacati si era espressi in modo alterno: l’USB-Scuola, ad esempio, aveva chiesto a coloro che li avevano conseguiti di autodenunciarsi, mentre l’Anief si era espresso a favore dell’accreditamento sostenendo che si tratta di una idoneità a tutti gli effetti.
La FGU-Gilda degli Insegnanti, pertanto, “rinnova all’Amministrazione la richiesta, già fatta negli scorsi giorni, di un controllo dell’operato dei propri uffici periferici e di una nota di chiarimento che uniformi la valutazione dei titoli nelle graduatorie di tutta Italia”.
Una richiesta doverosa, ma che arriva nel period