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Organico di fatto 2014-2015

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Il MIUR ha emanato la Circolare  41 del 15 luglio 2014 riguardante le indicazioni per la costituzione dell’organico di fatto di tutto il personale docente, educativo e ATA per il prossimo anno scolastico 2014-2015. SICUROAlla circolare viene allegata una nota agli uffici (la prot. n. 2383  sempre del 15 luglio 2014) con cui si trasmettono le tabelle dell’organico di fatto 2013-2014 di ciascuna regione con i posti in più o in meno già attribuiti nel diritto 2014-2015, in modo da definire l’organico di fatto previsionale per il prossimo anno (e totale invariato), tetto entro cui si dovrebbe stare da parte di ciascuna direzione scolastica regionale.

Nell’unico incontro che c’è stato l’11 luglio scorso abbiamo dichiarato inaccettabile l’impiantocomplessivo ancora una volta a “posti zero” nonostante il costante aumento di alunni ed aveva presentato diverse richieste di modifica ed integrazione alla bozza iniziale, richieste che, solo in parte, il MIUR ha positivamente accolto.

In particolare il Miur ha acconto la richiesta formulata dalla nostra organizzazione di considerare come posti aggiuntivi quelli derivanti da alcune statalizzazioni di scuole gestite dai comuni o province (ad oggi sono due, una a Bologna e l’altra ad Enna) con relativo passaggio di docenti ed ATA alle dipendenze dello Stato, e poi che si sia ribadito che va confermato l’organico di fatto 2013-14 sia dei corsi serali che dei CTP, in vista della loro confluenza nei CPIA che verranno attivati a partire dal prossimo 1 settembre 2014.

 

Rimane il giudizio complessivo negativo sulla circolare perché non si danno adeguate risposte per garantire le necessità delle scuole per quanto riguarda sia il diritto allo studio che la funzionalità del servizio né sul versante del personale docente, né su quello del personale educativo fortemente penalizzato dall’attuazione di parametri previsti dall’art. 20 del DPR n. 81/09, né sugli ATA.

 

Segnaliamo alcuni aspetti positivi contenuti nella circolare e richiesti dalla FLC CGIL.

 

Docenti
  • Previsto l’obbligo a garantire l’insegnamento dell’ora alternativa alla religione cattolica
  • Richiamato il rispetto delle norme sulla sicurezza e dei parametri sul numero degli alunni per classe di cui al DPR n. 81/09
  • Evidenziata la necessità che le dotazioni previste per la scuola dell’infanzia non siano utilizzate su altri gradi di scuola anche per far fronte alle continue dismissioni del servizio da parte dei comuni
  • Vanno assicurate le risorse necessarie a garantire il mantenimento dell’orario di lezione dell’anno precedente nella scuola primaria (le 30 ore anche nelle classi quarte e quinte laddove sono state ridotte nel diritto) “riassegnando” i risparmi derivanti dal calcolo generalizzato del tempo scuola a 27 ore nelle stesse scuole
  • Prevista (analogamente a quanto già scritto nella CM n. 34/2014 sul diritto) la garanzia che nella scelta della seconda lingua straniera nella secondaria sia di primo che di secondo grado non debba comportare la trasformazione delle cattedre da interne ad esterne, non debba creare esubero né nella scuola né in ambito provinciale e, questo, “neanche in prospettiva”
  • Si ricorda che le cattedre oltre le 18 ore vanno costituite “esclusivamente” quando non è possibile farlo a 18 ed il pacchetto orario disponibile non arrivi “almeno a 15 ore”
  • Si ricorda anche l’obbligo ad attivare l’ufficio tecnico in tutti gli istituti tecnici (settore tecnologico) e professionali (settore industria ed artigianato) in presenza di esubero nel ruolo degli ITP (nel caso in cui non sia stato possibile farlo già nel diritto)
  • Si da avvio all’attivazione del CPIA in applicazione del DPR n. 263/12 e si richiamano le note già emanate sul punto. Si chiarisce che i docenti e gli Ata in servizio nell’anno scolastico 2013.2014 presso i CTP che vengono ricondotti nei CPIA, permangono in servizio presso i medesimi CTP con la conferma delle stesse dotazioni organiche.

 

ATA

 

  • Per i DSGA si fa riserva, ancora una volta, di impartire ulteriori istruzioni alla luce del quadro che emergerà a conclusione delle operazioni di mobilità che saranno pubblicate il giorno 4 agosto prossimo. In ogni caso, laddove il combinato effetto dei tagli dovuti al dimensionamento e quelli derivanti dall’applicazione della legge n. 183/2011 (scuole sottodimensionate che non potranno più avere il DSGA titolare) ha già determinato lo scorso anno esubero o lo determinerà nell’anno prossimo, i soprannumerari rimarranno in servizio nelle scuole dove hanno prestato servizio prima delle perdita della titolarità per effetto dell’attuazione della legge n. 183/2011 (cosi come previsto all’art. 13 dell’ipotesi di Ccni sulle utilizzazioni). Nel caso in cui non ci sia esubero o questo sia quantitativamente inferiore alle scuole sottodimensionate, la contrattazione regionale dovrà definire i criteri con cui queste saranno “abbinate” ad altra scuola, fermo restando il riassorbimento prioritario dell’esubero
  • Nella fase di adeguamento dell’organico di diritto al fatto ancora una volta si danno indicazioni che sarà garantito l’aumento dell’organico dei collaboratori scolastici nella misura necessaria a coprire in tutte le sedi e plessi l’orario di funzionamento della scuola nel rispetto degli obblighi contrattuali (quindi “almeno” una unità per plesso/sede), cosi come per il personale amministrativo  nelle scuole particolarmente complesse, cosi come per il personale tecnico ai fini della sicurezza nell’utilizzo dei laboratori
  • Per il personale assistente tecnico va garantito, inoltre, il rispetto di quanto prevede il Ccnl, con particolare riguardo alla manutenzione delle apparecchiature nei laboratori. Ciò vuol dire che l’orario settimanale (36 ore) va ripartito tra assistenza durante le ore di laboratorio (min 24 ore max 30) e manutenzione della strumentazione (max 12 ore min. 6)
  • Infine, nell’adeguamento dell’organico di diritto alle situazioni di fatto, si dovrà tenere conto della presenza di personale Ata inidoneo o con mansioni ridotte (sia collaboratore, che amministrativo, che tecnico) autorizzando un ulteriore posto in deroga nelle scuole dove, questo personale, sia presente dalle due/tre unità in su, oppure comunque nelle scuola dove sia presente una sola unità di quel profilo
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