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Sulle 36 ore Giannini difende Reggi e avvisa i sindacati: non difendano privilegi che non esistono

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Il Ministro: il tema della quantità oraria dei docenti va inserito in un più complesso ragionamento che ora è prematuro quantificare, di sicuro per rimotivare gli insegnanti serve un cambiamento culturale che dia spazio alla ‘premialità’ non legata più solo all’anzianità di carriera. Poi ricorda i numeri dell’edilizia scolastica e torna a difendere le paritarie: quelle con una retta inferiore ai 6.800 euro non pagheranno l’Imu.

perfezionamento 2014Il contenuto dell’intervista rilasciata al quotidiano ‘La Repubblica’ dal sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi viene avallata dal ministro dell’Istruzione: interpellata da Radio Vaticana, a proposito della contrarietà dei sindacati all’ipotesi di aumentare l’orario degli insegnanti fino a 36 ore a settimana, Stefania Giannini ha confermato la sostanza del ragionamento fatto da Reggi.

“Quello che è sicuro è che noi vogliamo portare un principio di ‘premialità’ non necessariamente legato all’anzianità di carriera, perché questo è il vero elemento motivante e rimotivante degli insegnanti italiani. Il tema della quantità oraria va inserito in un più complesso ragionamento che ora è prematuro quantificare”. Quindi, se le 36 ore indicate nell’articolo di Repubblica possono essere una semplificazione o un’esagerazione giornalistica, è un dato di fatto che l’intenzione del Miur di aumentare l’impegno settimanale non è campata in aria. Tanto è vero che viene chiesto sin d’ora ai rappresentanti dei lavoratori di non mettersi di traverso.

“I sindacati – ha sottolineato Giannini – credo che devono, e l’abbiamo già anche iniziata questa riflessione, farsi essi stessi promotori di un cambiamento culturale e non difendere, in questo caso, privilegi che non esistono – ahinoi! – perché gli insegnanti non sono una categoria privilegiata in Italia, anzi…”.

Scontro inevitabile, quindi? Giannini non è d’accordo: “non credo che ci saranno problemi di conflitto; ci dovrà essere una condivisa maturazione di un cambiamento nel mondo della scuola. Questo è indubbio” ha concluso il ministro, prima di parlare di edilizia scolastica. A tal proposito, Giannini ha detto che “nel pacchetto Miur abbiamo una cantierabilità prevista che risponde alle cifre in corso: già circa duemila interventi stanno partendo dal mese di luglio; in più c’è il pacchetto Palazzo Chigi che con la riunione Cipe, di due giorni fa, ha sbloccato altri 500 milioni di euro. Quindi, sono interventi importanti. Credo che all’inizio della ripresa delle lezioni, dei 10 mila interventi ipotizzati, almeno la metà saranno completati. Mi sembra stia andando tutto come da calendario”.

Il Ministro si è soffermato anche sulla parità scolastica, che rimane “un punto fondamentale: sull’Imu – ha continuato Giannini – abbiamo fatto questo provvedimento importante che fa sì che le scuole con una retta inferiore ai 6.800 euro siano esentate e questo è già un piccolo segnale. Sulla legge di stabilità, invece, si dovrà dare una risposta e quindi – ha concluso – anche un’attuazione alla legge 62”.

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