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Immissioni in ruolo, il Miur ne ha chieste 32mila. Ci sono pure 5mila Ata

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Le altre sono le già annunciate 27mila assunzioni di docenti, di cui oltre 12mila su sostegno. Ma per il Mef potrebbero essere troppi, avverte Gildo De Angelis, direttore del Personale a Viale Trastevere: quelli sicuri sono solo i posti del turn over, quindi meno della metà. Il numero certo uscirà dalla trattativa all’Aran.

Ci sono anche tra le 4mila e le 5mila richieste di assunzione di amministrativi, tecnici ed ausiliari nell’elenco inviato dal Miur al ministero dell’Economia: a dirlo, alla Gilda degli Insegnanti, è stato Gildo De Angelis, direttore del Personale a Viale Trastevere.
Il dirigente ministeriale ha annunciato che gli Ata si aggiungono agli oltre 14mila docenti curricolari e ai 12mila di sostegno, già previsti dal Decreto Istruzione (seconda delle tre trance annuali concordate). Ma ha anche spiegato che il Mef potrebbe alzare dei paletti sulla concessione di questi numeri: 32mila assunzioni, infatti, potrebbero stonare con il regime di spending review che da una paio di anni a questa parte si è imposto alla pubblica amministrazione. Il via libera, quindi, è sicuro solo per i posti riguardanti il turn over, quindi circa la metà, forse anche meno (i numeri ufficiali sui pensionamenti usciranno tra pochi giorni) di quelli richiesti formalmente. Considerando che le immissioni in ruolo sul sostegno non dovrebbero riservar sorprese (trattandosi di assunzioni già prefissate per decreto), risultano quindi a forte rischio quelle riguardanti i docenti delle materiè. E degli stessi Ata.
Nei prossimi giorni della questione assunzioni si parlerà all’Aran. Ed è in quella sede che si prenderà la decisione definitiva. Con una forte influenza che proverrà, come al solito, dai dirigenti di Via XX Settembre. “Siamo anche un po’ in ritardo”, ammette poi De Angelis. Ma a questo particolare il mondo della scuola è abituato….

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