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I PASSINI NON CI STANNO: IL PUNTEGGIO MAGGIORE PER I TIEFFINI NON LO RITENGONO GIUSTO E SCRIVONO AL MINISTRO

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L’ennesima guerra fra precari orchestrata ancora una volta dal MIUR, passini contro tieffini quest’ultimi avranno più punti dei primi.

Di seguito la lettera inviata al MIUR.

raccomandata a/r a.c.a Egr. Ministra Stefania Giannini
M.I.U.R
Viale Trastevere, 76A
00153 Roma
raccomandata a/r a.c.a. Ill.mo Presidente del Repubblica
Giorgio Napolitano
P.zza del Quirinale
00187 Roma
raccomandata a/r a.c.a. Ill.mo Presidente del Consiglio
Matteo Renzi
Centro accettazione e spedizione della corrispondenza di
Palazzo Chigi:
Via dell’Impresa, 91
00187 ROMA
Maggio 2014

Oggetto: Aggiornamento graduatorie di merito triennali – Abilitazione e merito. Richiesta parità di trattamento tra abilitandi PAS abilitati TFA

Egregio Ministro, Ill.mi Presidente della Repubblica e Presidente del Consiglio, la presente per porre la Vs. attenzione e sensibilità politica alla questione ancora non risolta dei precari scuola di cui all’oggetto.

A scrivere è una delegazione che rappresenta il numeroso gruppo di docenti, 75 mila circa in tutta Italia in questo periodo impegnati nel percorso di abilitazione speciale, PAS.
Il nostro obiettivo è quello di sollecitare il governo ad un’azione che tratti la questione in modo democratico, propositivo ed equo e che elimini qualsivoglia rischio di conflitti nell’ambito della medesima categoria. Chiediamo pertanto che sia adottato per coloro che si abiliteranno mediante PAS (Percorso Abilitante Speciale) lo stesso trattamento previsto per chi si è abilitato con TFA (Tirocinio Formativo Attivo).
La questione urgente è relativa alla presunta scelta di attribuire trattamenti diversi a chi ha acquisito l’abilitazione all’insegnamento mediante TFA e chi la sta acquisendo mediante PAS. L’obiettivo per entrambe le categorie è il medesimo, ovverosia conseguire l’abilitazione all’insegnamento. Il titolo riconosciuto dai due percorsi dovrebbe avere lo stesso valore, poiché discipline trattate e crediti formativi sono i medesimi, uniche differenze sono l’assenza di una prova selettiva e del tirocinio per i PAS, agevolazioni rese possibili dall’anzianità di servizio di minimo tre anni dei docenti ai quali è riservato il corso.
Per dare fondamento alla nostra richiesta è necessario ricordare cronologicamente l’evolversi dei fatti. I docenti che attualmente si stanno abilitando con i PAS si sono trovati di fronte ad una scelta che si è rivelata un “tranello”. Nel 2011 l’allora Ministro Profumo, in accordo con i programmi del ministro Gelmini, pubblicò il decreto attuativo dei TFA e contestualmente diede notizia dell’imminente attivazione dei PAS per i docenti con più anni di servizio.
Tali percorsi non prevedevano la prova selettiva iniziale e il tirocinio finale, proprio in virtù dell’esperienza maturata negli anni (l’eliminazione della prova selettiva è stata definita dal Dm n. 81 del 25 marzo 2013). Ricordiamo inoltre che secondo la normativa Europea 2005/36/CEE l’esperienza professionale intesa quale esercizio effettivo e legittimo della professione, dando vita ad una esperienza professionale di almeno tre anni, è assimilata ad un titolo di formazione, inoltre anche la Direttiva CE n.70/99, da sempre invocata per la stabilizzazione, attribuisce precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato a chi abbia prestato nella stessa azienda attività lavorative per un periodo superiore ai sei mesi.
Alla luce di quanto argomentato, concludiamo chiedendo che siano riviste le scelte operate al fine di garantire assoluta equità nel valutare merito e servizio dei due percorsi TFA e PAS.
In attesa di un incontro costruttivo con Ministro e/o suoi delegati e funzionari, certi comunque che tempestivamente e con provvedimento immediato vi prenderete cura della questione, ringraziamo anticipatamente.

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