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REVISIONE CLASSI DI CONCORSO, ABILITAZIONE, ORDINAMENTI E SCUOLA, È TUTTO IN MANO AL SOTTOSEGRETARIO REGGI

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Il ministro Giannini ha distribuito le deleghe ai sottosegretari, a fare il pieno è stato Reggi, Renziano della primissima ora che ha in mano l’ossatura della scuola, mentre agli altri sono andati incarichi importanti ma meno significativi. Ne scrive ItaliaOggi nell’articolo che segue.

Alla prova del nove delle deleghe, è il renziano Roberto Reggi a portare a casa le competenze più pesanti. I decreti di assegnazione delle deleghe ai sottosegretari firmati dal ministro Stefania Giannini, che si è riservata l’università, prevedono per Reggi gli ordinamenti della scuola dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo, le classi di concorso e di abilitazione, l’autonomia scolastica, la governance delle istituzioni, scuola e sport, orientamento, raccordo tra scuola e università, reclutamento dei dirigenti, docenti e Ata, stato giuridico dei dirigenti scolastici e del personale docente, formazione iniziale e in servizio, valutazione, edilizia scolastica.

Per Gabriele Toccafondi (Ncd) agenda digitale, anagrafe degli studenti, educazione stradale e ambientale, garanzia giovani, istruzione post secondaria e istruzione adulti, istruzionetecnica e professionale e rapporti con le regioni, scuole paritarie, carta dello studente, rapporti con le istituzioni europee.

Ad Angela d’Onghia (Pi) vanno l’alternanza scuola lavoro, la lotta alla dispersione, tutto il filone della formazione professionale, la fondazione per il merito e la formazione artistica e musicale. A garanzia dell’unità di indirizzo, restano comunque al ministro, al di là delle singole deleghe, tutte le decisioni di «particolare» importanza politica, amministrativa ed economica.

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