Inserirsi nuovamente nelle graduatorie permanenti (GaE)? Si può, anzi si deve. Ovviamente occorre ricorrere al giudice del lavoro. Il privilegio tuttavia, come scrive Carlo Forte nell’articolo che segue, è appannaggio dei docenti precari che in precedenza sono stati esclusi.
I docenti precari che sono stati cancellati dalle graduatorie permanenti o ad esaurimento possono chiedere di essere riammessi in occasione di una delle successive tornate di aggiornamento di tali elenchi. Ma per farlo devono prima presentare la domanda e poi, dopo l’inevitabile rifiuto da parte dell’amministrazione, devono impugnare il rigetto davanti al giudice del lavoro. E’ quanto si evince da una sentenza emessa dal Tribunale di Pistoia il 27 marzo scorso (17/2014). Secondo il giudice, il diritto al reinserimento a domanda, dopo la cancellazione, si fonderebbe su di una disposizione contenuta nell’articolo 1, comma 1 bis, della legge 143/2004. La quale prevede che l’interessato debba presentare domande di permanenza o aggiornamento nelle graduatorie entro un determinato termine, pena la cancellazione dalla graduatoria, con possibilità tuttavia di reinserimento nella medesima graduatoria su domanda. Nel qual caso, l’interessato viene reinserito con il recupero del punteggio maturato all’atto della cancellazione. Questa disposizione, che è entrata in vigore quando le graduatorie provinciali erano ancora permanenti, sarebbe sopravvissuta alla trasformazione delle liste permanenti ad esaurimento. Ciò si evince, secondo il giudice, da una serie di fattori. Prima di tutto dal fatto che il ministero dell’istruzione ha comunque richiamato la legge 143. E poi perché il legislatore non ha previsto l’abrogazione espressa di tale disposizione, né una disciplina transitoria tale da indurre l’interprete a concludere per l’inapplicabilità della norma. Resta il fatto che le graduatorie a esaurimento rimarranno sempre chiuse a chiave per i nuovi ingressi.
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Dott. Marika Ballarino
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