In realtà la comunicazione firmata da Chiappetta rimanda a successive indicazioni che devono ancora essere fornite per l’attuazione delle nuove norme alle scuole
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A due giorni dall’entrata in vigore del Decreto Legislativo 39 del 4 marzo 2014 sull’obbligo del cd. certificato antipedofilia per i datori di lavoro che assumono personale che lavori a contatto con minori, il Miur ha comunicato che “saranno tempestivamente fornite ulteriori idonee indicazioni al fine di agevolare e semplificare le modalità di attuazione della predetta normativa e di garantire le sue finalità di tutela dei minori”.
La nota, diffusa solo l’8 aprile, arriva decisamente tardivamente e solo dopo che l’allarme si era già diffuso tra dirigenti scolastici e personale scolastico in genere, soprattutto per quanto riguarda l’entità delle sanzioni amministrative pecuniarie (da 10.000,00 a 15.000,00 euro).
“Il ripetersi di emergenze – scrive la Cgil – causate dall’applicazione di norme che entrano in vigore senza una adeguata informazione e formazione e senza la predisposizione degli strumenti attuativi necessari, mette in difficoltà le scuole. Quando poi alla mancata o errata applicazione delle norme vengono collegate anche sanzioni amministrative a carico dei responsabili degli uffici, si producono un livello di esposizione inaccettabile e forti sentimenti di contrapposizione”.
Nell’incontro che si svolgerà domani, 9 aprile 2014, al Miur i sindacati chiederanno che si sollevino le scuole da dubbi interpretativi e appesantimenti burocratici.
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