Intervista del Ministro alla nostra testata, a Catania, presso l’istituto comprensivo “Angelo Musco” nel quartiere di Librino
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Una visita anomala, quella del ministro Giannini, oggi, 6 aprile a Catania. Infatti non si era mai verificato che il titolare del dicastero di Viale Trastevere visitasse una scuola di domenica. La prima tappa della visita è stata all’istituto comprensivo “Angelo Musco” nel popolare quartiere di Librino, periferia ovest della città. Accompagnata da Marisa Altomonte, direttore generale dell’Usr Sicilia e da Vincenzo Gruttadaura, provveditore degli studi di Catania nonché da Andrea Vecchio, deputato di Scelta Civica, il Ministro è stata accolta da un folto gruppo di studenti che hanno suonato e cantato l’inno di Mameli.e dai dirigenti scolastici Cristina Cascio dell’istituto comprensivo “Musco” e Santo Molino della “Pestalozzi” Dopo i saluti di rito e gli interventi delle autorità presenti, che hanno sollecitato la creazione di un istituto superiore all’interno del quartiere, che conta circa 90.000 abitanti, Stefania Giannini ha fatto un breve discorso ai genitori presenti nell’Aula Magna.
“Bisogna puntare sull’istruzione” – ha dichiarato – perché è la maggiore risorsa del Paese”. “I genitori debbono capire che è necessario fare qualche sacrificio per i propri figli. Se è necessario bisogna rinunziare all’acquisto di un’utilitaria – ha aggiunto – pur di far frequentare loro l’università. Perché questo è il maggior investimento che si possa fare per il loro futuro”.
Alla fine dell’incontro abbiamo rivolto una serie di domande al Ministro, alcune riguardanti il nuovo sistema di formazione e di reclutamento degli insegnanti.
“E’ necessario ripensare la formazione, rifondarla – ci ha risposto il Ministro – ma è necessario del tempo per poterlo fare. Per il momento dobbiamo andare avanti con il sistema attuale, infatti, tra poco verrà varato il secondo ciclo dei Tfa ordinari”.
Sul tema del precariato, il Ministro ha ribadito che “è un grosso problema e che stiamo lavorando per risolverlo”.
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