Qualche giorno fa ne avevamo parlato: tra i piani del governo Renzi vi sarebbe anche quello di garantire l’insegnamento della lingua inglese alle elementari. Una intuizione che il ministro dell’istruzione Stefania Giannini sembra ora ribadire, come sottolineato in seguito a una recente intervista concessa a Rtl Radio, dove il numero 1 del dicastero definisce “una emergenza” la scarsa conoscenza della lingua straniera da parte degli studenti italiani.
“La conoscenza di una lingua straniera” – ha in particolar modo affermato il ministro – “è un patrimonio che i nostri ragazzi alla fine degli studi devono avere, anche come arricchimento personale. Si sa che l’apprendimento di una lingua ha una resa migliore se fatto da piccoli e quindi dovremmo partire addirittura dalla scuola dell’infanzia, ma sarebbe già un grande passo se cominciassimo dalla primaria”.
Ma con quali risorse, e quali competenze tecniche? Il ministro segnala che gli insegnanti andrebbero formati, ma – più realisticamente – dichiara altresì di ritenere che gli attuali maestri non sarebbero comunque in grado di essere riconvertiti, poichè si otterrebbero solo risultati faticosi per loro, e modesti per l’apprendimento degli alunni…