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IN AUTUNNO IL TFA ORDINARIO, MA SARÀ L’ULTIMO SI STA STUDIANDO UN NUOVO RECLUTAMENTO, L’ENNESIMO

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Ministro nuovo, reclutamento nuovo. Ormai ci siamo abituati ad ogni nuovo ministro corrisponde una nuova idea di reclutamento, quasi a voler ingarbugliare ancor di più una matassa già ingarbugliata di suo. Il neo  ministro Giannini nell’annunciare a che in autunno andrà in scena l’ultimo TFA ordinario anticipa che sarà l’ultimo e che lavorerà al nuovo reclutamento (l’ennesimo aggiungiamo noi)

“Vorrei riuscire a trasformare un ministero dell’emergenza in un ministero di prospettiva”, secondo “quattro linee politiche: programmazione, semplificazione, attuazione e verifica”. Lo dice il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini in un’intervista oggi su La Repubblica.

“Farò bene in questo ministero se toglierò, toglierò, senza aggiungere” e in quest’ottica, chiarisce Giannini, il primo progetto a levare sarà “il reclutamento. L’assunzione di docenti e ricercatori. Mi attiverò subito per varare un’unica forma di abilitazione a professore entro il 2018. I tirocini andranno fatti nel corso dell’ultimo anno di laurea magistrale, è già così all’estero. E poi saranno le università, tenendo conto del budget a disposizione, delle loro necessità, a chiamare l’idoneo migliore. Si torna a responsabilizzare gli atenei”.

Altra innovazione che il ministro vuole introdurre è “merito e valore anche nella scuola: maestri e professori devono ritrovare prestigio, mentre spesso sono demotivati da un ugualitarismo nefasto. Creeremo nuovi ruoli, nuove funzioni”, come “il coordinatore delle materie umanistiche all’interno di un istituto”, che “avrà un premio in busta paga”. Inoltre “dobbiamo lavorare sulle lingue. Possibile che solo in Italia si parli questo pessimo inglese? A 18 anni bisognerebbe stare, almeno, al livello C2, quello che ti consente di dialogare con il mondo. Cercheremo di immettere nelle nostre scuole insegnanti madrelingua o ‘native like’. E dovremo sperimentare classi di ‘solo inglese’ e ‘solo francese’, dove alcune materie saranno insegnate solo nella lingua straniera”.

Quanto al bonus maturità, conclude Giannini, “non mi piace. Il destino di un ragazzo non può dipendere da una giornata: quindi diamo premi da spendere all’università ai migliori diplomati, ma valutiamoli su tutto l’arco scolastico”.

Roma, 27 mar. (TMNews)

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