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TFA SECONDO ATTO, SI PARTE IN AUTUNNO

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Quando saranno terminati i Pas. L’annuncio è del Ministro: la nuova tornata di Tirocini abilitanti nel prossimo anno accademico. Per il futuro Giannini vorrebbe un modello più snello, che permetta di conseguire laurea e abilitazione assieme. Poi accenna a nuove modalità di reclutamento dei docenti, valutando con il Parlamento una modifica del loro status giuridico: l’anticamera della chiamata diretta?

La seconda tornata di Tfa, i Tirocini formativi attivi che assicurano ai partecipanti l’abilitazione all’insegnamento, si svolgerà in autunno. Lo ha confermato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, illustrando il 27 marzo presso la Commissione Cultura del Senato le linee programmatiche del ministero dell’Istruzione.
“Avvieremo una nuova tornata di Tfa per il prossimo anno accademico per offrire a giovani laureati un titolo abilitativo”, ha detto il responsabile del Miur. La collocazione temporale annunciata dal Ministro non può essere considerata una sorpresa: da più parti, in particolare all’interno del palazzo bianco di Viale Trastevere, si era auspicato di avviare la procedura selettiva e formativa abilitante aperta a tutti, i Tfa appunto, solo dopo aver terminato i Percorsi abilitanti speciali (riservati al personale che ha svolto almeno 180 giorni annuali per tre anni distinti).
Il Ministro ha anche fatto un accenno ai mutamenti da attuare sul fronte del reclutamento del personale. “Per il futuro – ha tenuto a specificare Giannini – vorrei un modello più snello con l’inserimento, ad esempio, direttamente nel percorso di laurea magistrale di un periodo di tirocinio” in modo da arrivare a prendere contestualmente laurea e abilitazione.
Giannini ha anche aggiunto che vorrebbe “affrontare le nuove modalità di reclutamento dei docenti valutando con il Parlamento una modifica del loro status giuridico: non possiamo rimandarlo – ha sottolineato il Ministro – se vogliamo attivare un processo valutativo che non sia retorica, ma efficace strumento di miglioramento della performance didattica e formativa”.
Più di qualcuno ha associato l’auspicio del Ministro con la volontà di arrivare, seppure gradualmente, alla chiamata diretta dei docenti. Per comprendere meglio le intenzioni di Giannini bisognerà però attendere ancora un po’ di tempo.
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