fbpx

PAS – IMMINENTE LA SOLUZIONE PER LA PRIMARI A E L’INFANZIA

1234

A darne notizia è la UIL Scuola scrivendone sul proprio sito. Il sindacato ha riportato il resoconto dell’incontro avvenuto al MIUR fra le OO.SS e appunto l’amministrazione, la UIL è sempre stata attiva nel sollecitare l’avvio dei PAS per tutte le classi di concorso e in particolare per l’Infanzia e la Primaria, da quanto è emerso pare che si stia giungendo ad una soluzione che probabilmente non accontenterà tutti.

L’amministrazione ha informato che è  in corso una interlocuzione con i rettori dei corsi di scienza della formazione con l’obiettivo di far partire i PAS nei settori dell’infanzia e primaria.
Il prossimo 26 febbraio verrà presentato al Miur un piano di fattibilità, considerato che siamo in presenza di 24.000 domande si potrà prevedere uno scaglionamento della procedura  in due cicli.
Il Miur, su richiesta dei sindacati, si è impegnato ad effettuare un monitoraggio per avere un quadro più chiaro della situazione.
Sempre su richiesta dei sindacati il miur si è impegnato a non escludere coloro che, pur avendo presentato domanda,  non sono in possesso del titolo di studio completo, prevedendo la possibilità di spostarsi su altra classe di concorso.
Il miur ha comunicato infine che la grave situazione determinatasi in alcune regioni tra cui la Lombardia, con il rifiuto del Politecnico di Milano di attivare i corsi, si è risolto positivamente.
A tale fine è stato determinante il ruolo svolto su questa materia dalla UIL scuola con due lettere inviate al ministro, una sulla questione generale con particolare riferimento a primaria e infanzia,  e la seconda specifica sulla Lombardia.
La Uil scuola su questi e altri aspetti è intervenuta più volte col Miur per risolvere le situazioni di criticità che a mano a mano si manifestavano.
A questi aspetti si è sommato un atteggiamento ostile da parte di alcune Università nei confronti dei corsisti che si estrinseca attraverso la somministrazione di prove altamente selettive nonostante il decreto istitutivo non prevedesse alcuna prova di questo tipo.
Questo sistema e questo atteggiamento ha creato e continua a creare disfunzioni e tensioni perché i docenti precari non si sentono garantiti dalle università né tantomeno dal Miur che dovrebbe rappresentare il trait-d’union tra gli stessi precari e le università.
Per la Uil questo deve essere l’ultimo corso in cui l’abilitazione si consegue con queste modalità. In prospettiva bisogna cambiare, non è più possibile lasciare miglia di docenti in balia delle università.
Nell’immediato c’è un livello di responsabilità diretta del Miur che, nei casi di criticità, dovrebbe attivare interventi di tipo ispettivo, a garanzia dei corsisti. Nello stesso tempo revocare le convenzioni con le università che non rispettano le indicazioni delle norme attuative dei corsi.
Per la Uil la cosa che non deve accadere è che i Direttori generali regionali non garantiscano l’applicazione delle norme ministeriali.

In questo articolo