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PAS – AVVIO DEI CORSI, ECCO LE RISPOSTE DEL MIUR AGLI ITP E ALLE ALTRE CRITICITÀ

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Dopo le pressanti richieste dei sindacati, in un precedente articolo abbiamo riportato quelle della FLC Cgil, il MIUR annuncia quelle che potrebbe essere la soluzione, in particolare per i Docenti di Laboratorio che potranno frequentare i corsi nelle scuole tecniche e professionali con la supervisione delle università.

Di seguito le soluzioni.

Per quanto riguarda i PAS e i TFA l’Amministrazione ha comunicato che il secondo ciclo di TFA partirà successivamente al completamento dell’attivazione di tutti i corsi PAS, presumibilmente intorno al mese di dicembre 2014. Dopo varie riunioni con AFAM e CRUI, i problemi sorti in queste ultime settimane sono in via di soluzione. Il motivo per cui alcuni corsi siano già partiti in alcune regioni a discapito di altre è dovuto alla scelta del Ministero di delegare l’attività istruttoria agli USR ed alle istituzioni accademiche. Ora, è compito dei Direttori regionali segnalare tutte quelle situazioni di criticità (corsi non attivati per mancanza di strutture, scarso numero di candidati, ecc..) affinché, attraverso un’opera di “screening”, si possano attivare piani di intervento per dare risposta alle difficoltà organizzative incontrate dalle singole regioni. È un processo a cui i direttori generali sono tenuti perché ci sono le norme da rispettare. Nel caso degli ITP, i corsi di abilitazione possono essere tenuti da un docente accademico come supervisore su un consorzio di scuole di 2°grado che hanno le attrezzature e le competenze per gestire i corsi. Per quanto concerne infanzia e primaria se i presidi di Scienze della Formazione Primaria seguiteranno ad opporsi sarà compito del MIUR individuare altri enti di riferimento: il DM 81/13 (che modifica il DM 249/10) è un regolamento che ha forza di legge quindi qualunque intervento sui PAS dovrebbe avvenire con norme dello stesso livello. Per la questione dei permessi di studio (150 ore) sarà convocato un nuovo incontro con le Organizzazioni Sindacali la settimana prossima: gli USR di competenza sono già nella possibilità di”spacchettare” le 150 ore per distribuirle al personale interessato anche se in alcune regioni ciò non è avvenuto.

Rispetto alla triennalità prevista per l’espletamento dei PAS essa può avvenire solo in presenza di un numero eccessivo di aspiranti o di mancanza di risorse umane o materiali. Comunque va segnalato tutto agli USR che dovranno essere i garanti per l’utilizzo degli strumenti di flessibilità previsti dalla legislazione in materia e dalla nota 275/14 del MIUR che consentono l’espletamento del PAS, anche attraverso lo strumento del nulla osta.

 

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