Quando nel mese di luglio 2013 fu pubblicato il decreto 58 si era finalmente completato il percorso previsto per permettere di conseguire l’abilitazione ai docenti con almeno tre anni di servizio.
Tutta la normativa era organizzata su tempi che avrebbero dovuto consentire agli abilitati del primo TFA e a quelli del percorso speciale (PAS) di inserirsi nella graduatoria di II fascia di istituto al momento della sua riapertura nel 2014.
Nel gennaio del 2012 il Ministro Profumo ha bandito un concorso per i docenti della scuola pubblica prima che i frequentanti i TFA si abilitassero, facendo loro perdere il primo appuntamento utile per “sfruttare” l’abilitazione che avrebbero conseguito da lì a poco.
A sei mesi dal decreto 58 i PAS non sono ancora partiti per tutti gli insegnamenti previsti.
Le Università, i Conservatori e le Accademie, a cui il decreto assegnava il compito di espletare i corsi abilitanti hanno posto in essere atteggiamenti selettivi (vedi maestri, A077, ITP) che gli USR non avrebbero dovuto permettere, utilizzando quegli strumenti di flessibilità a cui li ha richiamati nella nota 275/14.
Nel sit-in indetto dalla FLC per il 13 gennaio sul tema della precarietà del personale docente ed ATA tra le varie richieste c’è l’esigibilità dei diritti di tutti coloro che hanno frequentato il TFA o devono affrontare i PAS, nella convinzione che il tema del lavoro unifichi questi diritti.
Se i PAS non saranno organizzati secondo il dettato della normativa, la interverremo in difesa dei diritti degli aspiranti con gli strumenti vertenziali del caso, a partire dalle diffide che già in alcune Regioni si stanno presentando agli USR e alle strutture accademiche