fbpx

Dimensionamento scuole, Cisl: "In Sicilia 62 istituti a rischio"

1377
Sono 299 gli istituti scolastici autonomi che la Sicilia ha perso in quattro anni, pari al 25,2 percento; e 62 quelli ad oggi sottodimensionati.
 Le organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, F. Gilda, Unams e Anp Cida hanno abbandonato il tavolo tecnico regionale del 10 febbraio sul dimensionamento della rete scolastica siciliana per l’anno 2014/2015, denunciando il mancato rispetto degli impegni già assunti nel primo incontro del 6 febbraio dall’Assessorato Regionale all’Istruzione e Formazione Professionale.
L’operato dell’assessorato denota una grave approssimazione e una scarsa considerazione del ruolo propositivo delle organizzazioni sindacali che rappresentano il mondo della scuola. Fin dal primo incontro, svoltosi già tardivamente il 6 febbraio e ancora oggi, in sede di seconda convocazione, l’Assessorato non ha fornito la necessaria e indispensabile informazione sull’ipotesi complessiva del Dimensionamento per il prossimo anno scolastico. A questo si aggiunga l’inadempienza rispetto al percorso individuato nel maggio 2013, al termine dei lavori che hanno portato al Dimensionamento “emergenziale” fatto per il corrente anno scolastico.
Le istituzioni scolastiche per mantenere la propria autonomia devono avere almeno 600 alunni, come descrive la nota del 21 gennaio 2014 dell’assessorato regionale all’istruzione e alla formazione professionale della Sicilia.
Tante, troppe le criticità esistenti nell’intera isola.
Per quanto riguarda ad esempio Catania e provincia, nei comuni di Aci Catena, Palagonia, Caltagirone con il Liceo Artistico, Militello Val di Catania, Acireale con il liceo Gulli e Pennisi, San Giovanni La Punta con l’Istituto tecnico industriale, Vizzini , la stessa città di Catania e altri.
Troppo brevi sono stati i tempi assegnati per le proposte che dovevano pervenire dalle scuole, dai Comuni, dal consiglio scolastico provinciale e dalla conferenza provinciale di organizzazione della rete scolastica. Lo scorso anno erano stati coinvolti per decreto i sindacati in tutte le fasi di elaborazione provinciale. Quest’anno, e senza alcuna spiegazione, no!
Quanto accaduto conferma, ancora una volta, la mancanza da parte del governo regionale e del competente assessore di quella doverosa attenzione e sensibilità, che la scuola siciliana merita e da fin troppo tempo richiede.
Per quanto ci riguarda, abbiamo sostenuto e sosteniamo che c’è necessità di una ridefinizione della rete scolastica siciliana , che metta le autonomie scolastiche in condizione di svolgere appieno il proprio ruolo educativo e sociale, di combattere seriamente il fenomeno della dispersione scolastica, nell’interesse primario di tutti gli alunni, in particolare dei più svantaggiati.
Un lavoro serio di riordino delle istituzioni scolastiche prevede una attenta analisi delle realtà territoriali, sociali ed economiche delle singole istituzioni, al fine di evitare disagi agli alunni e al personale.
Senza uno studio attento quindi dei singoli territori ed istituti, come si può procedere a soppressioni di scuole, accorpamenti, trasferimenti di sedi e nuove istituzioni?
Denunciamo, infine, che la Sicilia è l’unica regione d’Italia che ancora non ha emanato una legge sul Diritto allo Studio. La stiamo aspettando inutilmente da decenni.  Eppure è necessaria per sostenere  sia gli studenti in difficoltà e le loro famiglie che gli insegnanti , per fornire risposte adeguate ai bisogni emergenti dei minori e del territorio.

 

SCHEMA DIMENSIONAMENTO DATI
( FONTE CISL SCUOLA CATANIA )
ISTITUZIONI SCOLASTICHE ANNO SCOLASTICO 2009/2010
ISTITUZIONI SCOLASTICHE AUTONOME A.S. 2013/2014
N. SCUOLE AUTONOME SOPPRESSE
% SCUOLE AUTONOME SOPPRESSE
ISTITUZIONI SOTTODIMENSIONATE A.S. 13/14
AGRIGENTO
113
84
29
25,7
4
CALTANISSETTA
68
53
15
22,1
2
CATANIA
243
193
50
20,6
10
ENNA
60
39
21
35,0
9
MESSINA
156
99
57
36,5
7
PALERMO
265
211
54
20,4
16
RAGUSA
79
58
21
26,6
2
SIRACUSA
98
71
27
27,6
3
TRAPANI
104
79
25
24,0
9
TOTALE
1186
887
299
25,2
62
In questo articolo