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INSEGNANTI DI SCUOLA PRIMARIA: SE IL CORSO D’INGLESE SI SVOLGE FUORI DAL COMUNE DI SERVIZIO LE SPESE DI VIAGGIO LE DEVE PAGARE LA SCUOLA

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In questi giorni in parecchie province dello stivale stanno partendo i famosi (tanto odiati) corsi di formazione per l’acquisizione delle competenze di lingua inglese – livelli A0, A1 e A2 per insegnanti di scuola primaria (presto sarà obbligatorio anche per gli insegnanti scuoladell’infanzia). Stiamo monitorando che moltissime sedi di questi corsi sono distanti dai 5 ai 30 e a volte anche 40 Km dalla Scuola di servizio dei docenti interessati. Ricordiamo ai nostri lettori che la norma prevede quanto segue: il personale che partecipa ai corsi diformazione organizzati dall’amministrazione a livello centrale o periferico è considerato in servizio a tutti gli effetti (art. 64 comma 3 del CCNL Scuola vigente) Pertanto, alla luce della norma, queste ore di corso si devono recuperare o devono essere pagate dall’amministrazione scolastica. Ricordiamo altresì che qualora i corsi si svolgano fuori sede, la partecipazione ad essi comporta il rimborso delle spese di viaggio (art. 64 comma 3 del CCNL Scuola vigente).

Alla luce della norma su esposta, invitiamo tutti gli/le insegnanti che svolgeranno il corso in un comune diverso da quello di servizio a chiedere “quantomeno” il rimborso delle spese sostenute per raggiungere la sede del corso, a tal proposito, consigliamo di viaggiare con mezzi pubblici al fine di conservare la ricevuta (i biglietti) da allegare poi alla richiesta che si potrà presentare alla scuola di servizio magari a fine giungo quando terminerà l’annualità del corso (ricordiamo che questi corsi durano, a seconda del livello A0, A1, A2, da 1 a 3 anni scolastici).

Per quanto attiene alle ore da recuperare o da rimborsare ai corsisti, è da decenni che viene leso questo diritto, chiedendo ai già malpagati docenti, altre ore di volontariato, e non solo per il corso d’inglese, ma anche per i corsi della sicurezza sul lavoro, sistema qualità, registro elettronico, tutti corsi e corsetti negli ultimi tempi accampati da dirigenti scolastici e reggenti, in spregio alla norma (che dice chiaramente che le ore di corso vanno recuperate oppure remunerate), e tutto questo nel più totale immobilismo dei sindacati confederali firmatari di questo stesso CCNL Scuola che non fanno rispettare, dicendo ai propri iscritti che questi corsi sono obbligatori e pertanto l’insegnante li deve fare senza nulla pretendere… della serie “zitto e mosca”.

Noi consigliamo ai nostri lettori di far rispettare i propri diritti, intervenendo su queste plateali violazioni della norma tramite un legale di fiducia, infatti, ci sono molte sentenza che negli anni hanno condannato l’amministrazione scolastica a risarcire sia le ore di corso che le spese di viaggio sostenute dai docenti.

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