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Aggiornato a lunedì 10 ore 15.00 il tavolo tecnico regionale sul dimensionamento per l'a.s. 2014-2015

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Le OO.SS. presenti al tavolo, unitariamente, hanno rappresentato la loro contrarietà al metodo posto in essere dall’assessorato per affrontare il dimensionamento per il prossimo anno scolastico.
Hanno rilevato come l’assessore non abbia dato seguito agli impegni presi al termine dei lavori dell’anno precedente, quando, concordemente si era convenuto sulla necessità di affrontare le successive operazioni relative alla razionalizzazione della rete scolastica siciliana tenendo conto anche della complessiva offerta formativa su base provinciale e regionale, sulle questioni che riguardano l’edilizia scolastica unitamente alla programmazione da parte degli EE.LL. di un piani di adeguamento, progettazione e realizzazione di nuovi edifici scolastici, guardando in questo modo alla esigenza oramai inderogabile di un’ampia convergenza per la realizzazione di un ”piano per la scuola” che possa garantire un reale diritto allo studio per i ragazzi della nostra Isola.
Un impegno che doveva concretizzarsi con l’attivazione di tavoli tematici provinciali che avrebbero dovuto vedere un reale coinvolgimento anche delle OO.SS. e degli EE.LL.
Le OO.SS. hanno altresì rappresentato la carenza di informazioni ricevute, ma necessarie e propedeutiche per una seria analisi del lavoro svolto dalle conferenze provinciali che hanno avuto l’onere di predisporre i piani, nei limiti delle direttive nazionali, in ogni provincia.
Si è altresì rappresentata l’esigenza di conoscere l’effettiva legittimità della costituzione delle conferenze provinciali, e rispetto a ciò, sono stati richiesti i verbali dei Consigli Scolastici provinciali che hanno individuato i propri rappresentanti all’interno delle Conferenze stesse, e i verbali delle conferenze provinciali che hanno portato alla definizione del Piano in ogni singola provincia.
Un incontro insoddisfacente che traguarda approssimazione e la volontà a disattendere gli impegni a suo tempo presi, mettere, cioè, la scuola al centro di una volontà programmatica che guardi al futuro dei giovani in termini di prospettive occupazionali e di realizzazione culturale e professionale. Ancora una volta un’occasione sprecata: non si è cercato di andare oltre la mera applicazione di direttive ministeriali, senza guardare alla necessità di cominciare ad assumersi vere responsabilità per la centralità del sistema istruzione della nostra Regione.
Questo sta accadendo anche per la Formazione Professionale.
Forse possiamo affermare che in Sicilia, ma questo è solo il nostro punto di vista, non esiste più la governance dell’Istruzione e della Formazione Professionale.
Giuseppe Denaro
Segretario Generale CISL Scuola – Catania
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