FLC CGIL – Il MIUR, nel corso di un incontro su diverse problematiche, ha fatto il punto della situazione con i sindacati su sostegno, docenti inidonei ed immissioni in ruolo Ata.
Sostegno
E’ stata confermata l’immissione in ruolo imminente di 4.447 docenti di sostegno con decorrenza giuridica 1 settembre 2013. La ripartizione di questi posti verrà effettuata in proporzione all’attuale consistenza dell’organico di diritto di ciascuna regione. Per i futuri contingenti (13.342 posti per il 2014-2015 ed altri 8.895 per il 2015-2016, totale in 3 anni di 26.684) il MIUR si è impegnato a presentare una proposta di ripartizione che cercherà, al contrario, di riequilibrare, almeno in parte, le situazioni diverse (anche in modo significativo) da regione a regione, rispetto alla quota media nazionale di organico di diritto rispetto a quello complessivo di fatto.
Inidonei
L’amministrazione ha comunicato ai sindacati che è ancora in corso il monitoraggio delle domande presentate in attuazione della legge n. 128/13. Ad oggi solo 8 Direzioni Scolastiche regionali (Basilicata, Liguria, Molise, Puglia, Calabria, Marche e Piemonte) hanno comunicato i loro dati e da questi (riguardanti 1.135 docenti inidonei su circa 3.500, quindi 1/3), emerge che solo 66 docenti inidonei hanno chiesto il passaggio nei ruoli ATA, mentre 680 di loro hanno chiesto la mobilità per altro comparto pubblico e 389 un nuova visita medica.
Immissioni in ruolo ATA
L’amministrazione ha informato che sarebbe in dirittura di arrivo la procedura finalizzata all’autorizzazione da parte del Mef all’assunzione di 3.740 ATA complessivi con decorrenza giuridica 1 settembre 2013. Nei prossimi giorni, quindi, verrà discussa con i sindacati una ripartizione di questi posti, per cui rapidamente si dovrebbe pervenire a conclusione di questa vicenda che si trascina ormai da troppo tempo.
Le nostre osservazioni
Rispetto alla ripartizione nel triennio dei posti di sostegno per le assunzioni in ruolo la FLC CGIL ha sollecitato l’amministrazione a presentare una proposta per i contingenti dei prossimi due anni che tenga conto certamente dell’esigenza di pervenire ad un riequilibrio tra la varie regioni nel rapporto tra organico di diritto e fatto, ma anche, nel contempo, delle diverse specificità e delle esigenze di stabilizzazione del personale precario. Dalla rilevazione parziale fatta sui docenti inidonei si evince che le domande di passaggio nei ruoli ATA sono molto poche (alla fine si aggireranno complessivamente intorno alle 200 circa, su 3.500 docenti inidonei) e che, pertanto, non vi è più alcuna ragione per tenete ulteriormente bloccate le assunzioni ATA.