Riceviamo e pubblichiamo.
Rif.to Post Comunicato-PAS: IN RISPOSTA ALL’ADI SCUOLA E A COLORO CHE PARLANO DI MERITO DINANZI ALLA SISTEMATICA VIOLAZIONE DI DIRITTI!
Vi scrivo il mio pensiero per chiedere, se abbia senso? Per riuscire a capire se sia la situazione paradossale o se sia io a non capire.
Grazie, cordiali saluti,
Daria
PAS INFANZIA E PRIMARIA:
Lo scontro è fra chi si esprime nei termini di violazione dei “diritti di formazione”(insegnanti non laureati ma con esperienza) e chi si esprime nei termini di chi concepisce il “dovere” di formazione (insegnanti laureati e con esperienza e laureandi in SFP, che mancano dell’esperienza).
Volendo prendere in considerazione soggetti che seguono 2 concezioni diverse, due percorsi diversi con l’obiettivo di “scoprire” cosa li “differenzia”, come ricerca (pur di parte, quindi non oggettiva), io prenderei in considerazione tra i soggetti che a parità di anno di diploma, a parità di anni di esperienza maturata (punteggio) si trovano ora sui due fronti della ns. questione “aperta”. La differenza è tra:
-I soggetti che come scelta/dovere si sono formati in SFP
-I soggetti che come diritto si sentono oggetto di violazione dei diritti ed esigono il “riconoscimento abilitante del loro titolo diploma”.
I diritti/doveri che dovrebbero essere democraticamente, condivisi nella stessa misura da tutti i soggetti, ci permettono di uniformarci nei risultati (stessa graduatoria) ma non nell’adempimento degli stessi diritti/doveri.
A nessuno viene in mente di “prendere atto e rispondere adeguatamente” a questo paradosso? Quale possibile soluzione si può ipotizzare-proporre?
http://informazionescuola.it/2014/01/14/pas-infanzia-e-primaria-lettere-in-redazione-ci-scrive-daria-festi/