Abbiamo più volte rappresentato l’esigenza indifferibile – scrive in una nota Francesco Greco, presidente dell’Associazione Nazionale Docenti – di superare l’attuale modello dirigistico e monocratico imposto alla scuola con l’inquadramento del capo di istituto nel ruolo burocratico della dirigenza amministrativa che sta producendo effetti nefasti nell’organizzazione scolastica e nei rapporti con le diverse componenti professionali che operano nella scuola.
Dopo tre lustri di dirigenza scolastica – continua Greco – le scuole hanno visto peggiorare in maniera esponenziale la qualità del clima scolastico, sono cresciuti i conflitti interni, di cui la manifestazione più evidente sono le diverse cause di mobbing pendenti nei tribunali italici, non è migliorata la qualità organizzativa della nostra scuola in termini di efficienza e di efficacia, né la qualità dei profitti dei nostri studenti. Molto meglio allora reimpostare il governo della nostra scuola su criteri democratici, con un preside eletto e a tempo, che continuare a spendere oltre 550 milioni di euro per mantenere un apparato di oltre 8.000 dirigenti scolastici.
La proposta di Renzi – conclude Greco – ha, dunque, tutta la nostra attenzione, a lui e al PD, e alle altre forze politiche interessate, chiediamo che si parta dalla scuola con una riforma organica che proprio nella scuola possa valorizzare i principi cardini della nostra Costituzione”.