Da via XX settembre arriva la rassicurazione: c’è il parere positivo ad assumere della Ragioneria Generale dello Stato e a breve il decreto sarà restituito al Miur
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“Da Mef nessun blocco delle assunzioni degli insegnanti di sostegno”: questo è il titolo di un comunicato stampa del 10 gennaio, con il quale il Ministero dell’Economia e Finanze chiarisce che l’iter procedurale del provvedimento sulla rideterminazione delle dotazioni organiche dei posti di sostegno è stato completato in pochi giorni, anche durante le festività.
È chiara la risposta di via XX settembre alle polemiche di pochi giorni fa, nate dall’accusa mossa dall’onorevole del M5S Luigi Gallo, poi ripresa dai sindacati del comparto Scuola, circa la mancata volontà del ministero dell’Economia e della Ragioneria generale dello Stato di “firmare la prima tranche di assunzioni di insegnanti di sostegno”.
Il Mef però replica che è tutto falso, perché il Ministero dell’Istruzione ha inviato al Ministero dell’Economia il decreto interministeriale MIUR-MEF di rideterminazione delle dotazioni organiche dei posti di sostegno in data 19 dicembre 2013, insieme alla richiesta di autorizzazione all’assunzione del primo nucleo di insegnanti. “Nei dieci giorni lavorativi successivi – si legge nel comunicato -, inclusi quelli tra Natale, Capodanno ed Epifania, la Ragioneria Generale dello Stato ha effettuato le verifiche prescritte ed espresso parere positivo tanto sul decreto quanto sulla richiesta di assunzione, fatti salvi gli ulteriori adempimenti del MIUR.
Nelle prossime ore il decreto, controfirmato dal Ministro Fabrizio Saccomanni, verrà restituito al MIUR, mentre il parere favorevole all’assunzione verrà trasmesso agli uffici del Ministro per la Pubblica Amministrazione”.
“Il tono è quello della lite che continua, dopo essere esplosa sulla vicenda scatti col fitto scambio di accuse tra politici e governo e tra ministeri dello stesso governo, alla ricerca del colpevole di un tentato recupero di somme già pagate ai lavoratori della scuola”, ha scritto Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola.
“Al di là dei toni – continua Scrima – , che confermano il persistere di una fase di assestamento la cui durata e i cui esiti è difficile prevedere, quel che ci interessa è la sostanza, cioè la conferma del possibile raggiungimento di un risultato per il quale ci siamo spesi con forza nei mesi scorsi. Importante è che si compia un altro passo avanti verso una stabilizzazione del lavoro che rappresenta per noi la strada maestra da percorrere per rimuovere alla radice, nel segno dell’equità e della trasparenza delle regole, partite delicate e complesse come quelle dell’accesso al lavoro”.
Quindi, l’allarme sembrerebbe rientrato.
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