Lo scrive il Miur in una nota (la n. 28 del 9.1.2014) indirizzata al MEF. Ma il percorso sarà piuttosto lungo perchè si prevede l’adozione di un provvedimento legislativo, forse una norma di interpretazione autentica del 1° comma dell’art. 9 del DL 78/2010
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Anche la questione delle posizioni economiche del personale ATA potrebbe trovare una soluzione, ma i tempi non saranno molto rapidi. Lo si comprende leggendo la nota che il Miur invia al Ministero dell’Economia ricordando che nel corso della riunione dell’8 gennaio è stato deciso di soprassedere al recupero di quanto già erogato a partire dal settembre 2011 ad amministrativi ed ausiliari che avevano superato le procedure concorsuali previste dal CCNL in vigore. Si parla di una soluzione definitiva legata però ad un provvedimento di natura legislativa e non ad una semplice intesa fra i due Ministeri. E’ probabile quindi che la questione stia in questi termini. Secondo IL MEF l’ipotesi di accordo sulle posizioni economiche ATA del maggio 2011 resta illegittima in quanto sottoscritta in violazione dell’articolo 9 comma 1 del DL 78/2010 in base al quale la retribuzioni di ciascun dipendente “non può superare, in ogni caso, il trattamento ordinariamente spettante per l’anno 2010, al netto degli effetti derivanti da eventi straordinari della dinamica retributiva, ivi incluse le variazioni dipendenti da eventuali arretrati, conseguimento di funzioni diverse in corso d’anno…” E’ molto probabile che il provvedimento legislativo in questione consista, molto semplicemente, in una interpretazione autentica della disposizione e in particolare del passaggio relativo al “conseguimento di funzioni diverse” che è esattamente il caso che riguarda il personale Ata della scuola. Cosa si intende esattamente con questa espressione? Sarà appunto un nuovo testo di legge a stabilirlo in modo da dirimere la questione alla radice. Resta fermo il fatto che eventuali ulteriori attribuzioni di posizioni economiche migliorative dovranno però essere autorizzate anno per anno. |