Note a margine (destro). Renzi, nuovo segretario del PD, vuole una accelerazione delle riforme. Non abbiamo ancora ben capito cosa si prospetta per la scuola, ma di certo si dovrà confrontare con Ministri di altra corrente.
Detta l’agenda politica il vulcanico Renzi che punzecchia M5S e fa sentire lo schiocco a Letta perché si vada più veloce.
Certo, la legge elettorale, ma si parla di riforme più in generale. E la scuola? L’impressione è che si debba ancora ben definire l’idea del sindaco di Firenze, ma l’assenza di stoccate sull’argometo fa sospettare che non ci sia molta discrepanza con il piano Letta.
Certo è, però, che lo “svecchiamento” della dirigenza del Partito dovrà fare i conti con un quadro Ministri che di renziano ha ben poco.
I renziani, al momento, sono il 70% del partito, ma al governo ci sono bersaniani: il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando e il responsabile della Cultura Massimo Bray, ma anche il numero uno dello Sviluppo economico Flavio Zanonato e la responsabile del dicastero dell’Università e Ricerca Maria Chiara Carrozza.
Le possibilità non sono molte, sono due: o questi bersaniani iniziano a tirare il carro nella direzione indicata da Renzi, o si prospetterà un cambio al vertice che potrebbe coinvolgere anche il nostro Ministro Carrozza, se le politiche sull’argomento non collimeranno.
OS