Contro la “discriminazione” dell’Università di Torino che non intende attivare i PAS per diverse classi di concorso: scuola primaria e dell’infanzia e il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne per l’attivazione dei PAS per tutte le lingue straniere Moderne (classi di concorso A245 – A246 – A345 – A346 – A445 – A446 – A546) della scuola secondaria (on si leggono le classi di concorso della TAB C. dimenticanza o non interessa al sindacato?), organizza un’assemblea Mercoledì 8 gennaio 2014 dalle 17.30 alle 19.30 presso la camera del Lavoro Provinciale di Torino, salone Pia Lai – via Pedrotti 5 ovviamente a Torino.
Questo il comunicato:
L’Università di Torino ha confermato in un incontro avuto il 20 dicembre 2013 l’indisponibilità per l’attivazione dei percorsi PAS per la scuola primaria e dell’infanzia e il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne per l’attivazione dei PAS per tutte le lingue straniere Moderne (classi di concorso A245 – A246 – A345 – A346 – A445 – A446 – A546) della scuola secondaria.
Riteniamo che si tratti di una decisione inaccettabile.
E’ inaccettabile perché va contro una normativa stabilita dal MIUR (il DM n.81 del 25 marzo 2013, il Decreto n.58 del 25 luglio 2013 e il Decreto Dipartimentale n.45 del 22 novembre 2013 ) che stabilisce l’attivazione dei percorsi di abilitazione riservati al personale con tre anni di servizio, per tutti gli insegnamenti e su tutto il territorio nazionale.
E’ inaccettabile perché significa calpestare la dignità di docenti che con l’esperienza maturata hanno acquisito una professionalità e che ora – come è stato disposto dal MIUR, in conformità con la normativa europea e le pratiche di altri paesi – hanno diritto a completare la loro formazione con la teoria, per conseguire il titolo abilitante.
E’ inaccettabile perché comporta una discriminazione assurda, con conseguenze pesantissime, tra lavoratori con situazioni identiche, pari requisiti e pari diritti. Perché mai chi ha lavorato sulla primaria in Piemonte non dovrebbe accedere al PAS e chi ha lavorato in altre regioni sì? O perché, all’interno dello stesso Piemonte, dovrebbe accedervi un docente di lettere o di matematica ma non di lingue?
L’autonomia dell’Università e la preoccupazione per la qualità della formazione non sono ragioni che possano giustificare un simile arbitrio. Tanto più che il PAS non è una sanatoria generale, come qualcuno lo presenta: l’abilitazione oggi non è la garanzia di un’assunzione ma soltanto il requisito indispensabile per continuare a lavorare e per accedere ai futuri concorsi, che secondo quanto annunciato saranno riservati agli abilitati. La garanzia della qualità va cercata sul versante dell’organizzazione dei corsi, non con una chiusura arbitraria.
Il problema non riguarda solo Torino: anche alcune altre università in Italia hanno annunciato analoghe scelte arbitrarie e discriminatorie. La FLC CGIL è già intervenuta presso il MIUR, insieme agli altri sindacati, chiedendo che sia garantita l’attivazione di tutti i percorsi su tutto il territorio nazionale.
La FLC CGIL di Torino e il Coordinamento Precari non resteranno a guardare: organizziamoci subito per mobilitarci e organizzare un presidio il 10 gennaio 2014 alle ore 16.30 davanti al Rettorato di via Po a Torino.