La FLC e gli altri sindacati incontrano la Ministra su Decreto Istruzione, Legge di stabilità, Contratto, revisione della spesa, Scatti 2012 (una non soluzione). Restano criticità e mobilitazioni.
I Sindacati scuola si sono incontrati il 22 novembre scorso, alMIUR con la Ministra Maria Chiara Carrozza. L’incontro ha avuto ad oggetto l’informativa sui seguenti argomenti:
- Attuazione della Legge 128 di conversione del Dl Istruzione
- Legge di stabilità 2014
- Revisione della spesa di iniziativa governativa
- Verifica dei risparmi conseguenti ai tagli di organico della legge Gelmini-Tremonti (133/2008)
- Contratti
- Lsu nella scuola
- Valutazione.
Le note introduttive della Ministra
Attuazione del Dl sull’ Istruzione.Si è iniziata l’attività dei decreti attuativi riguardanti il comodato d’uso per i libri di testo, il wireless nelle scuola, per l’accensione dei mutui sull’edilizia scolastica, il dimensionamento della rete scolastica, il nuovo piano triennale sulle assunzioni e allocato i primi 150 milioni di euro per l’edilizia scolastica. il prossimo impegno sarà il Decreto sulla stabilizzazione dei posti di sostegno. L’ufficio stampa del MIUR sta curando l’attività divulgativa sulla messa in opera di questi provvedimenti per far aumentare la trasparenza e far chiarezza sui dati del sistema scuola.
Legge di stabilità 2014. Si sta lavorando alla preparazione degli emendamenti da inserire nella legge di stabilità per evitare ulteriori sottrazioni di risorse alla scuola. Abbiamo proposto di cancellare l’ulteriore blocco degli scatti di anzianità 2013 introdotto dal recente DPR 25 ottobre 2013 anche per evitare la restituzione da parte dei lavoratori che hanno ottenuto gli aumenti dal 1 gennaio 2013. Allo stesso modo chiediamo di far salve le posizioni economiche del personale ATA negli anni 2011, 2012 e 2013. In generale stiamo presidiando il dibattito parlamentare per arginare eventuali incursioni legislative e evitare ulteriori tagli alla scuola.
LSU nella scuola. E’ stato aperto un tavolo di confronto a Palazzo Chigi per trovare una soluzione agli ex LSU della scuola. È stato spostato il confronto su questa tema in una sede più ampia per rendere possibile la partecipazione di più ministeri e non solo di quello dell’istruzione.
Revisione della spesa di iniziativa governativa. Nella seduta del Consiglio dei Ministri di ieri abbiamo concordato metodo e contenuti. La revisione della spesa non si può fare, come è avvenuto finora, negli uffici della ragioneria generale dello Stato, ma deve essere il ministero aindividuare gli eventuali sprechi da tagliare. Per questa ragione è stata nominata una commissione interna con l’obiettivo di lavorare all’analisi della spesa. Il Capo di Gabinetto, dott. Fiorentino, farà da raccordo con il commissario Cottarelli. £Ma voglio anticipare già da ora, ha detto la Ministra, che a mio parere la scuola ha già dato e su di essa bisogna solo investire. Questo è un impegno personale e politico che a intendo portare avanti in tutte le sedi.”
Verifica dei risparmi conseguenti ai tagli di organico della legge Gelmini-Tremonti (133/2008). Sono stati certificati, ma solo per l’anno 2012, 120 milioni di euro di risparmi.
Valutazione. La scuola deve avere un metodo standard nazionale su cui confrontarsi. Le criticità e i limiti mostrati dalle prove Invalsi hanno bisogno di essere studiati e corretti. L’attuale presidente dell’Invalsi è dimissionario dal 3 dicembre prossimo. Pertanto ci sarà un nuovo bando. A chi si candida a dirigere l’Invalsi chiederemo di descriverci anche il programma che si propone per realizzare la valutazione. Il tema della valutazione è molto delicato e la terzietà del soggetto valutatore non può essere disgiunta da linee politiche scaturenti da un ampio dibattito che deve approdare in Parlamento. La gestione di Anvur e Invalsi cos+ come è stata condotta finora ha mostrato molte crepe che non intendiamo nascondere. Finora i dati OCSE sulla scuola non hanno mai costituito oggetto di studio e di approfondimento da parte del MIUR. Scelta sbagliata perché il Ministro in carica deve occuparsi dei risultati OCSE PISA per migliorare la qualità del servizio. Da ora in poi questi dati verranno presentati al MIUR e il Ministro vi dedicherà la massima attenzione.
Alla fine del suo discorso introduttivo la Ministra Carrozza ha voluto precisare che non esiste alcun progetto di rimettere mano al sistema scuola dall’alto utilizzando lo strumento della legge delega. Pertanto le bozze di documenti che sono circolate in rete negli ultimi giorni non sono da prendere in considerazione. Inoltre, la Ministra ha voluto sottolineare e ribadire la sua linea di comportamento: eventuali riorganizzazioni saranno prima oggetto di confronto con il mondo della scuola. In tal senso ha sollecitato le parti sociali a un confronto proficuo e costruttivo, sottolineando che la debolezza del quadro politico non facilita una discussione e un dibattito sociopolitico sull’importanza strategica della scuola per il paese.
Le richieste della FLC
Il segretario generale Domenico Pantaleo nel suo intervento ha affrontato a 360 gradi gli argomenti che sono sul tappeto partendo dalla situazione di stress sociale in cui si trova il Paese che si riverbera sulla scuola. Manca una strategia politica per far uscire il Paese dalla crisie le misure contenute nella legge di stabilità 2014 sono il segno tangibile di una politica incapace di fare scelte.
Sul Dl Istruzione la FLC ha dato un giudizio di merito e evidenziato sia gli aspetti positivi sia le criticità. La scuola è stremata per le scelte politiche fatte dai precedenti governi all’insegna del riformismo calato dall’alto e dei tagli incessanti di personale e finanziamenti. La scuola necessita di investimenti e cambiamenti profondi partecipati con il mondo della scuola. Al contrario assistiamo tuttora a scelte calate dall’alto, frutto di improvvisazioni e senza un disegno complessivo. E’ il caso per esempio delle sperimentazioni sulla riduzione di un anno nei licei fatti con progetti fotocopie fino a prevedere una selezione di ingresso degli studenti provenienti dalle scuole medie. Si tratta di scelte sbagliate e contrarie alla Costituzione che vanno fermate. Come sindacato siamo sempre stati disponibili al confronto entrando nel merito delle singole questioni senza alzare barriere ideologiche.
In quanto all’attuazione del Dl sull’istruzione chiediamo il massimo coinvolgimento del sindacato sui decreti attuativi.
Temi come la dispersione scolastica, la stabilizzazione di docenti e Ata hanno bisogno di una sede sindacale discussione. A quest’ultimo proposito abbiamo chiesto di conoscere l’orientamento della Carrozza sul recente pronunciamento della Commissione di Giustizia Europea che condanna il Governo italiano per l’abuso dei contratti a tempo determinato nella scuola e ribadisce il principio di equità retributiva tra il personale a tempo determinato e tempo indeterminato.
Tutto il contrario di quanto prevede il Dl sull’istruzione che ancora una volta, tramite un rinvio ad una sessione negoziale, impone la riduzione delle retribuzioni dei futuri stabilizzandi. Questo groviglio di interventi chiama in causa la responsabilità della politica per una profonda ristrutturazione dell’attuale sistema di reclutamento.
Sulla revisione della spesa siamo disponibili ad un confronto mirato alla riduzione delle inefficienze (es. parcellizzazione progetti) a condizione che questo non si traduca in un ulteriore taglio alla scuola. Ad esempio affrontare il tema del dimensionamento della rete scolastica vuol dire mettere al centro la qualità della scuola e l’offerta formativa territoriale e non ragionare solo in termini numerici per risparmiare. Gravissimo a questo proposito il continuo rimpallo di responsabilità tra i diversi Ministeri che rallenta la sottoscrizione dell’Intesa Stato-Regioni.
C’è un deliberato del Parlamento che prevede una media regionale di 900 alunni per istitutoche continua a essere ignorato per una mera logica di risparmio. Una scelta sbagliata e contraria alla qualità della didattica.
Legge di stabilità 2014, contratti e scatti di anzianità. Inaccettabile l’ulteriore blocco dei contratti e delle retribuzioni dei pubblici dipendenti. Anzi addirittura si chiede la restituzione dei soldi percepiti dai lavoratori per incarichi già svolti. A questo proposito è positivo che il Ministro sostenga l’emendamento “salva posizioni economiche Ata”. Chiediamo che si faccia la stessa operazione per impedire il taglio del fondo nazionale per la retribuzione di risultato e posizione dei Dirigenti Scolastici.
Bene che ci sia stata la certificazione delle economie pari a 120 milioni di euro, ma bisogna trovare l’intera copertura fuori dai bilanci delle scuole per pagare gli scatti 2012 perché un ulteriore taglio del Mof sarebbe una débacle per la qualità della scuola e la dignità del lavoro di migliaia di docenti e Ata. Infatti i 120 milioni annunciati dalla Ministra sono una tantum. Invece per pagare gli scatti 2012 sono necessari circa 350 milioni di euro a regime. Dunque la situazione che si prospetta per pagare gli scatti 2012 è la seguente:
- taglio MOF a.s. 2013/2014 di 230 milioni di euro (350- 120)
- taglio MOF a partire dall’ a.s 2014/2015 di 350 milioni di euro.
Ciò vuol dire un ulteriore taglio definitivo e a regime del Mof del 36% con buona pace della contrattazione di istituto e dell’autonomia scolastica.
CNPI. Mentre si stanno operando scelte importanti sui programmi, sulla valutazione e sull’organizzazione didattica della scuola, sulla professionalità dei docenti, vogliamo denunciare la responsabilità del MIUR che impedisce alla comunità scientifico-professionale di esprimere il proprio parere su questi temi. Il Tar Lazio pronunciandosi su un ricorso della FLC ha detto chiaramente che la scuola pubblica necessita di un organo consultivo nazionale a garanzia dell’unitarietà del sistema pubblico di istruzione che pertanto va ripristinato. E’ grave il silenzio della Ministra anche nella riunione di oggi, nonostante siano passati ben 40 giorni dal pronunciamento del Tar.
Abbiamo dimostrato di voler stare al merito delle questioni e sui temi affrontati chiediamo alla Ministra informative più precise e puntuali chiedendo di conoscere come intende muoversi per il futuro. Certe scelte (Bes, valutazione, blocco dei contratti, nomine ATA fino all’avente diritto, ecc) decise nelle sedi ministeriali impattano con la vita quotidiana della scuola e con il carico di lavoro di docenti, AAT e Dirigenti. Su questi temi l’informativa del Ministra ha lasciato dei vuoti.
In conclusione, non ci sono state risposte adeguate per invertire la rotta e migliorare le condizioni di lavoro del personale.
Le conclusioni della Ministra
La Carrozza, dopo aver ascoltato gli interventi dei sindacati scuola, ha concluso brevemente dicendo che le sperimentazioni, oggetto di denuncia da parte del segretario generale della FLC,non hanno come finalità il taglio di posti di lavoro e che a breve ci presenterà un dossier completo.
Mentre sugli altri argomenti richiamati (Condanna Corte di Giustizia Europea, CNPI, Bes, fondo dei Dirigenti scolastici, ecc.) si è riservata di fornire risposte in occasione di un prossimo incontro che verrà calendarizzato a breve.