Via libera della Camera in prima lettura al decreto Carrozza su istruzione, università e ricerca. I sì sono stati 195, sette i no. Ora il provvedimento passa all’esame del Senato. Il decreto andrà convertito entro l’11 novembre. Ecco alcune delle misure approvate dall’Aula di Montecitorio, ripartite in “disposizioni per gli studenti e le famiglie” e “disposizioni per le scuole”.
DISPOSIZIONI PER GLI STUDENTI E LE FAMIGLIE
Fondi per la mobilità degli studenti
Il capo I del decreto legge raccoglie una serie di disposizioni destinate ad agevolare studenti e famiglie impegnate nel percorso di istruzione. Tra questi, lo stanziamento di 15 mln di euro per favorire la mobilità degli studenti (benefici per l’accesso al trasporto pubblico da parte degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado). I contributi erogati dalle regioni sono esclusi dal Patto di stabilità interno. Altri fondi sono destinati poi ad incrementare il Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio agli studenti universitari, da ripartire tra le regioni.
Portale web per l’orientamento
Il decreto dispone l’invio da parte del Miur a tutti gli studenti di un opuscolo informativo sulle borse di studio universitarie, nonché gli indirizzi web di tutti gli organismi regionali per il diritto allo studio e, piu’ in generale, la creazione di un portale telematico attraverso il quale gli studenti dell’ultimo biennio della scuola superiore possono chiedere di ricevere sul proprio indirizzo di posta elettronica le informazioni riguardanti le iniziative di orientamento e le modalità di accesso agli interventi regionali per il diritto allo studio.
Divieto di fumo
Il decreto estende il divieto di fumo alle aree all’aperto delle istituzioni del sistema educativo di istruzione e formazione, e introduce il divieto di utilizzo delle sigarette elettroniche nei locali chiusi e all’aperto. Per la violazione dei divieti è prevista l’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie, i cui proventi dovranno essere utilizzati per attività formative finalizzate all’educazione alla salute.
Geografia per gli istituti tecnici
Ai fini di potenziare l’offerta formativa della scuola italiana, il decreto introduce, a partire dall’anno scolastico 2014/2015, un’ora (settimanale) di insegnamento di “geografia generale ed economica” in una classe del primo biennio degli istituti tecnici e professionali.
Regolamento per l’alternanza scuola lavoro
Un regolamento ministeriale da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto dovrà definire i diritti e dei doveri degli studenti dell’ultimo biennio della scuola secondaria di secondo grado impegnati nei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Il regolamento ridefinirà anche le modalità di applicazione agli studenti impegnati in stage, tirocini o alternanza scuola-lavoro, delle disposizioni in materia di tutela e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Contenimento spesa testi scolastici
Per calmierare la spesa delle famiglie per l’acquisto di testi e strumenti didattici, il decreto intervene innanzitutto sulle regole per l’adozione dei libri di testo. In particolare, il Dl stabilisce che l’adozione dei libri di testo nelle scuole di ogni ordine e grado è facoltativa, e autorizza il collegio dei docenti ad indicare testi consigliati (oltre a quelli adottati) solo se questi rivestono carattere di approfondimento o monografico. Per l’a.s. 2013-2014. non potrà invece essere preclusa allo studente la possibilità di avvalersi di libri di testo anche nelle edizioni precedenti, purché conformi alle Indicazioni nazionali.
Pratica sportiva
Per prevenire la dispersione scolastica, il decreto introduce disposizioni per la promozione della pratica sportiva. In particolare, “si provvede alla possibilità” di inserire l’attività motoria nel piano dell’offerta formativa extracurricolare.
Stage in azienda
L’articolo 8-bis, inserito durante l’esame in sede referente, prevede l’adozione dal 31 gennaio 2014 di percorsi di orientamento e di piani di intervento finalizzati alla realizzazione di tirocini formativi presso imprese o enti pubblici per gli studenti delle quarte classi delle scuole secondarie di secondo grado, con priorità per quelli degli istituti tecnici e degli istituti professionali.
Durata permessi di soggiorno per corsi di studio
Per quanto riguarda i permessi di soggiorno per la frequenza a corsi di studio o per formazione, il decreto prevede la sua estensione all”intero periodo del corso frequentato, anziché per un singolo anno, rinnovabile di anno in anno.