Ci sono due fascicoli aperti dalla Procura della Repubblica di Napoli sulle graduatorie scolastiche per l’assegnazione delle cattedre. Gli incartamenti sono affidati ai pm della sezione reati contro la Pubblica Amministrazione coordinati dall’aggiunto Franco Greco. Due i filoni investigativi, che hanno un unico comune denominatore: la modalità di attribuzione dei punteggi. Secondo quanto apprende RETENEWS24 gli inquirenti vogliono far luce in particolare sui criteri seguiti dall’Ufficio scolastico regionale per compilare gli elenchi di assegnazione delle cattedre. La prima inchiesta riguarda i docenti di sostegno, la seconda, più recente, le ultime nomine. “Tecnicamente dovrebbero esserci punteggi stabiliti da parametri di legge e invece in molti casi sarebbe stata adottata una discrezionalità: su questo muovono gli accertamenti”, questo filtra da fonte investigativa. I fascicoli sono stati aperti, in particolare per i docenti di sostegno, sulla base di esposti (“ne arrivano a decine” fanno sapere dalla Procura). Per le recenti nomine ci sarebbe qualche elemento in più nelle mani dei magistrati. Al momento non ci sono iscrizioni nel registro degli indagati ma l’inchiesta muove i suoi passi. La settimana scorsa, seppur con riservatezza, i Carabinieri si sono recati ai piani alti dell’Ufficio scolastico regionale della Campania per acquisire documenti utili alle indagini. Il mondo dei docenti precari è in grande agitazione: se da un lato qualcuno vuole che venga fatta luce su presunti illeciti qualcun altro teme che l’inchiesta possa provocare scossoni nell’equilibrio dell’assegnazione delle cattedre, un equilibrio, è il caso di dire, precario.