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PERCORSI ABILITANTI SPECIALI, ULTIMI 10 GIORNI PER PRESENTARE LA DOMANDA

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La gran parte dei docenti precari interessati deve ancora inviare la propria candidatura. E molti di quelli che l’hanno già inviata devono modificarla, attraverso un nuovo inoltro (che cancella automaticamente il precedente). Ancor di più perché da alcuni giorni il Miur ha cambiato l’interfaccia della sezione della piattaforma più controversa: quella sui “Servizi”. Per illustrarne i motivi e far cadere anche gli ultimi dubbi, sempre ai fini della corretta compilazione, sono in arrivo altre FAQ ministeriali.PERF 06
Ormai siamo al conto alla rovescia: gli almeno 80mila aspiranti a partecipare ai Pas, i Percorsi abilitanti speciali, hanno infatti solo 10 giorni di tempo per candidarsi ai corsi abilitanti, riservati a coloro che hanno svolto almeno tre annualità (da 180 giorni ciascuna o consecutivamente dal 1° febbraio fino allo svolgimento degli scrutini) dall’a.s. 1999/2000 in poi: per farlo devono necessariamente inviare la propria domanda attraverso la piattaforma telematica “Istanze On Line”. E, ancora prima, essersi impossessati delle credenziali di accesso, identificandosi attraverso un istituto scolastico qualsiasi o un ufficio scolastico regionale o territoriale.
Sembra che la gran parte dei candidati ai Pas non abbia ancora provveduto ad inoltrare la domanda. E chi lo ha fatto ha comunque intenzione di integrarla (può farlo sino all’ultimo giorno, considerando che l’ultima domanda inoltrata cancella sempre la vecchia versione) con ulteriori titoli o indicazioni. Ancor di più perché nei giorni scorsi il ministero dell’Istruzione hanno cambiato qualcosa nell’interfaccia della  sezione più controversa: quella relativa alla presentazione dei “Servizi”.
Certo, più che di cambiamento si dovrebbe parlare di ampliamento dei campi descrittivi dei servizi svolti. Si tratta, infatti, dell’inserimento della riga “Note” tra la “Classe di concorso” e la “Tipologia di servizio”. Uno spazio, in pratica, dove il candidato ai corsi abilitanti ha la possibilità di meglio definire le supplenze realizzate (altrimenti presentate solo attraverso “fredde” diciture e numeri non sempre chiarissimi): in particolare, lo spazio potrebbe servire per indicare che il servizio è stato svolto per meno di 180 giorni, ma comunque ininterrottamente dal 1° febbraio sino allo svolgimento degli scrutini; oppure se nello stesso anno si sono attuate supplenze nella scuola statale, paritaria e nei Cfp (nel caso della sezione “Ulteriori anni di servizio” priva del testo +). Ma anche nel caso in cui l’aspirante debba indicare un titolo congiunto che non è presente nel menù a tendina previsto dall’applicazione: come specificato dal Miur, attraverso la FAQ n. 1588, l’aspirante “deve selezionare dal menù a tendina il titolo principale e deve inserire il titolo congiunto, con gli estremi del titolo (anno di conseguimento, presso) nel campo note”.
Per sapere se ci sono altre motivazioni che hanno spinto il Miur ha inserire il nuovo campo riempibile “Note”, bisognerà attendere ancora qualche giorno. Dal viale Trastevere hanno annunciato, seppure in via informale, che nei prossimi giorni (probabilmente nella settimana che va tra il 19 ed il 23 agosto) verranno aggiunte delle nuove FAQ a quelle già esistenti. Serviranno, tra le altre cose, per dare indicazioni ulteriori sulla validità dei titoli di studio, in possesso degli aspiranti corsisti nel periodo di svolgimento delle supplenze. E anche per chiarire una volta per tutte se può essere considerato interretto un servizio che comporta sospensione di giorni (a volte solo uno) tra la fine della scuola e lo svolgimento degli scrutini.

Una volta chiariti anche questi ultimi dubbi, allora sarà veramente giunto il momento per inviare (oppure per modificare-integrare) la domanda. Ricordando sempre di completare il percorso sino in fondo: quindi spuntando e facendo apparire in verde anche la sezione “Inoltro domanda”.

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