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A Radio Anch’Io il ministro della P. A., Gianpiero D’Alia, ha pure detto: “Se si dovesse andare avanti per questa strada si adotteranno gli stessi criteri, nessuno verrà mai licenziato”.ricorso-pas2
E poi ha continuato: “Stiamo applicando le norme sulla spending review del precedente governo e abbiamo stimato che questa contrazione delle Pubbliche amministrazioni comporterà eccedenze di personale per circa 7-8 mila unità, per il 50% saranno riassorbite con procedure di mobilità, per l’altro 50% attraverso l’esodo volontario» con il prepensionamento.
Per quanto riguarda invece la possibilità di pensionare circa 200mila dipendenti pubblicinell’arco di tre anni, ha precisato: “Questi numeri non li abbiamo, e non li abbiamo dati. La notizia non corrisponde al vero. Ci sono varie ipotesi allo studio che potremo confermare solo dopo una verifica condivisa in Consiglio dei ministri. Stiamo lavorando a un piano di
riorganizzazione delle pubbliche amministrazione che preveda l’abbattimento di una serie di spese a cominciare dall’uso eccessivo delle auto blù, alle consulenze; e che stiamo lavorando per individuare un percorso per reperire risorse per finanziare la contrattazione di secondo livello”.
Rispondendo invece a una domanda sulla possibilità che gli statali possano riscaldare il prossimo autunno, ha auspicato: “Mi auguro di no”. Tuttavia, ha poi detto: “il congelamento degli stipendi pubblici da cinque anni porta anche a un impoverimento del ceto medio italiano”. Il confronto con il sindacato è necessario, per cui bisogna aprire un canale di dialogo “sulle priorità”.
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