La notizia non farà piacere agli aspiranti ai corsi di abilitazione riservati a corto di giorni di servizio da dichiarare: nella domanda di accesso è possibile considerare gli insegnamenti differenti solo se svolti in anni diversi. Nello stesso a.s., invece, bisogna necessariamente raggiungere i 180 giorni con la stessa tipologia di supplenza.
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Brutte notizie per i docenti precari che per accedere ai Percorsi abilitanti speciali hanno necessità di cumulare i servizi di supplenza svolti nello stesso anno scolastico su più classi di concorsi o (nel caso della scuola dell’infanzia e primaria) ordini di scuola diversi: dopo la nostra segnalazione, fonti ministeriali ci hanno fatto sapere che si tratta di una operazione non fattibile. In pratica, chi vuole partecipare ai corsi abilitanti riservati ,deve obbligatoriamente aver svolto ogni annualità di supplenze da almeno 180 giorni (oppure dal 1° febbraio sino allo svolgimento degli scrutini) su una specifica classe concorsuale o tipologia di insegnamento. Ad ingannare e ad illudere i candidati ai PAS era stata questa parte del decreto n. 58 del 25 luglio scorso, pubblicato sulla GU cinque giorni dopo: “è valutabile anche il servizio prestato in diverse classi di concorso, purché almeno un anno scolastico di servizio sia stato svolto nella classe di concorso per la quale si intende partecipare”. Per molti docenti precari che puntavano all’abilitazione si tratta di un “paletto” che prelude alla loro esclusione: solo sommando i servizi, svolti nello stesso anno scolastico, su più classi di concorso o supplenze svolte su insegnamenti diversi (ad esempio infanzia e primaria) avrebbero potuto raggiungere la soglia dei 180 giorni. Per raggiungere le tre annualità da 180 giorni ciascuna, rimane possibile, invece, sommare il servizio svolto su differenti classi di concorso o insegnamenti solo se effettuato in anni scolastici diversi. |