Firmata dai partiti la proposta di legge per l’abrogazione dell’art 14 della legge 135/2012, presentata al senato, il voto passa ora alla camera.
Oggi a Roma l’assemblea nazionale Cobas ha accolto la richiesta dei docenti inidonei, dei precari amministrativi e tecnici e dei docenti precari per la materia alternativa ed ha convocato un Convegno nazionale “ La scuola che non c’è” per il 10 giugno prossimo presso la Sala Convegni CESP e, a seguire, un sit-in presso il Ministero della Pubblica istruzione. Al centro della discussione la prossima risoluzione della vertenza Inidonei/ITP e il lancio della campagna per la laicità della scuola.
La notizia che tutti i partiti hanno firmato la proposta di legge per l’abrogazione dell’art 14 della legge 135/2012, presentato al senato dalla senatrice Puglisi ( PD) e alla camera dal deputato Melila ( SeL), i dati sono riportati nel sito del Senato) .
Ciò significa che i Docenti Inidonei sono riusciti ancora una volta a bloccare la legge che prevedeva il loro spostamento forzato sui posti amministrativi e tecnici e il licenziamento definitivo dei precari ATA appartenenti a quei profili. La proposta di legge sarà messa ora in votazione alla camera per la sua diretta approvazione.
I precari amministrativi e tecnici, unitisi alle battaglie dei docenti “ inidonei”, vedono così scongiurato il proprio licenziamento e bloccato definitivamente il tentativo di espulsione di tutti i precari amministrativi e tecnici dalla scuola ( 40.000 sono i posti coperti dal personale precario ATA). Ma chiedono ancora con forza al MIUR chiarezza, trasparenza e omogeneità nella valutazione del punteggio spettante ai precari ATA nominati a tempo determinato quest’anno, viste le numerose irregolarità commesse per le nomine su incarico e una chiara politica di immissioni in ruolo.
I docenti precari presenti non hanno potuto fare a meno di constatare che la mobilitazione, quando si articola su obiettivi precisi, può portare ad ottenere risultati concreti e condivisibili e sono così passati a) a valutare le modalità di attuazione della campagna per la laicità della scuola, che ha come obiettivo generale quello di ottenere l’annullamento dell’insegnamento della religione cattolica, ma come obiettivo immediato l’istituzione di una cattedra di Materia Alternativa per ognuna delle cattedre di insegnamento di Religione cattolica ( oggi pari a circa 25.000), così come previsto, peraltro, dalle sentenze sino ad oggi emanate.
Preso atto che nel corso dell’anno l’istituzione di posti per insegnamento della materiaalternativa ha interessato in particolare gli insegnamenti in forte contrazione a causa della controriforma Gelmini e nello specifico i docenti di Storia dell’arte, è stato deciso un percorso di mobilitazione per l’attuazione della campagna per la Laicità nella scuola ( 25.000 cattedre per 25.000 precari) :
1) Lancio della campagna per la laicità della scuola attraverso l’organizzazione di un Convegno Cesp “ La scuola che non c’è” per il 10 giugno prossimo dalle h 9 alle 13.30 e, a seguire, un sit- in al MIUR con richiesta di incontro durante il quale presentare diffida al MIUR per il mancato adempimento di quanto disposto dalle sentenze sulla materiaAlternativa;
2) Dal 10 al 30 giugno sit-in presso gli uffici scolastici territoriali e/o regionali e incontri con tutte le forze politiche per imporre l’attivazione delle cattedre di materia Alternativa, con l’ apertura di tavoli tecnici presso le regioni e i comuni per trovare, anche in ambito territoriale, le soluzioni a specifiche problematiche. In particolare, essendo l’Italia patrimonio culturale dell’umanità, per i colleghi di Storia dell’arte si propone l’attuazione di specifici corsi, finanziati dalle regioni e da far svolgere ai docenti precari della disciplina. Tali corsi, da intendersi quale ampliamento dell’offerta formativa delle scuole, dovranno avere come finalità la promozione della conoscenza del patrimonio artistico italiano e della sua storia;
3) A luglio organizzazione di presìdi presso il senato e la camera per ottenere la necessaria copertura economica per l’istituzione delle cattedre di materia Alternativa (il cui finanziamento è comunque in gran parte già ricompreso nei singoli capitoli di spesa destinati all’istituzione della materia alternativa in tutti gli ordini di scuola).
Anna Grazia Stammati