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TFA SPECIALI, IL MIUR HA GIÀ INVIATO ALLA CORTE DEI CONTI LE MODIFICHE RICHIESTE

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Si tratta di osservazioni minimali alla bozza di regolamento. Se, come probabile, dovesse finalmente arrivare il via libera, il testo presto approderebbe in Gazzetta. L’obiettivo è far partire i corsi in estate. Conferme dal leghista Pittoni. Che chiede anche al ministro Carrozza di far valere l’anno in corso per il raggiungimento dei tre richiesti ai fini dell’accesso. In tal caso il numero di partecipanti supererebbe quota 100mila.
La lunga attesa sui Tfa speciali è finita. Dal Ministero dell’Istruzione sarebbero infatti già state inviate alla Corte dei Conti le modifiche al testo di introduzione dei corsi richieste nei giorni scorsi dallo stesso organismo superiore dello Stato. Da quel che trapela, si tratta di osservazioni di lieve entità. E per questo esaudite dal dicastero di viale Trastevere in tempi record. Ora, se la Corte dovesse ritenersi soddisfatta, il testo di modifica del DM 249/2010 sul reclutamento scolastico sarebbe praticamente pronto per essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Le indiscrezioni sono confermate da Mario Pittoni, capogruppo uscente della Lega Nord in Commissione Istruzione del Senato, che ci comunica: “sui Tfa speciali, come anticipato la scorsa settimana, il Miur ha trasmesso alla Corte dei Conti i chiarimenti richiesti, che comporteranno alcuni ritocchi (non particolarmente significativi) alla bozza di regolamento. Se la Corte non formulerà altri rilievi, il documento andrà finalmente in Gazzetta Ufficiale”.
Anche secondo l’ex senatore del Carroccio, a quel punto, il nuovo ministro dell’Istruzioni Maria Chiara Carrozza, “se lo riterrà opportuno, sarà in condizione di poter firmare un decreto ministeriale affinché si tenga conto dell’ultimo anno scolastico (occorrono almeno tre supplenze annuali o dal 1° febbraio sino al termine dell’anno scolastico ndr), attualmente escluso dall’intervallo temporale considerato per la maturazione del diritto di accesso ai Tfa speciali”.
Secondo Pittoni la modifica dell’ultimo momento, che aprirebbe le porte a diverse altre migliaia di candidati, i quali potrebbero superare a quel punto anche quota 100mila (sempre da “spalmare” in tre anni), sarebbe inevitabile. “Visto il ritardo accumulato per il varo del provvedimento – conclude Pittoni – sarebbe un’operazione di semplice buon senso. Invitiamo perciò il Ministro a occuparsi della questione”. Per Carrozza, insomma, c’è un’altra decisione importante da prendere. Qualora dovesse dare l’assenso alla richiesta di Pittoni, comunque, basterebbe includere la novità dell’ultimo momento all’interno del decreto ministeriale che avvierebbe finalmente, probabilmente ad inizio estate, i tanto attesi Tfa speciali.
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