TFA ancora speciali da chiarire Sono ancora tanti i punti interrogativi in merito ai Tirocini Formativi Attivi speciali, a partire dalla pronuncia della Corte dei Conti per arrivare alle date di inizio svolgimento.
Nel frattempo gli idonei non ammessi al primo ciclo del TFA ordinario hanno indirizzato una lettera al ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carozza invocando l’inclusione al secondo ciclo senza ripetere l’iter selettivo. La richiesta prende le mosse in seguito all’istituzione del TFA speciale “con il quale si decide di aumentare il numero degli abilitati, per via di errori nella programmazione dei posti disponibili nel TFA ordinario e dell’evidente ritardo nella partenza del TFA speciale rispetto all’ordinario, il che ha comportato che i posti a disposizione fossero di fatto già riservati implicitamente a chi vanta un servizio anche decennale nelle scuole, e quindi il I ciclo di TFA ordinario ha in parte svolto il compito del TFA speciale di far abilitare i precari della scuola”.
Nel TFA sono previsti una prova nazionale con cui verificare le capacità logiche, di sintesi e linguistiche dei candidati, il percorso universitario che consiste in insegnamenti in aula per un totale di 41 crediti formativi e la prova finale con cui accertare il grado di preparazione. Nel dettaglio, la prova è strutturata in 70 quesiti a risposta multipla con quattro opzioni di risposta ovvero 30 per la verifica delle capacità logiche, altre 30 di quella della comprensione del testo e 10 su una lingua straniera. Così come è accaduto per il concorso scuola, 20 giorni prima delle prove sarà pubblicato sul sito del MIUR l’intero archivio dei quesiti da cui saranno estratti quelli che finiranno nel test.
Lorenzo Tansini webmasterpoint, 14.5.2013