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Ecco i primi tagli che si appresta a varare il nuovo Parlamento

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Pubblichiamo il testo de regolamento approdato alla Camera contenente disposizioni per il blocco stipendiale dei dipendenti pubblici. Blocco che coinvolge anche la scuola. 
Anzi, dalla scuola proverrà un terzo del risparmio che sarà nel complesso di 30milioni di euro per il 2013, 740 per il 2015, 370 a decorrere dal 2016.

Veniamo al dettaglio dei provvedimenti contenuti nel regolamento.
Esso prevede:

  1. la proroga, fino al 31 dicembre 2014, del blocco della maturazione ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici previsti dalle disposizioni contrattuali vigenti
  2. il blocco, senza possibilità di recupero, delle procedure contrattuali e negoziali ricandcenti negli anni 2013-2014.
  3. il blocco del riconoscimento degli incrementi contrattuali eventualmente previsti a decorrere dal 2011
  4. il blocco, senza possibilità di recupero, del riconoscimento di incrementi a titolo di indennità di vacanza contrattuale

Salvi, invece, gli stipendi superiori a 90.000 euro e 150.000 euro lordi annui, relativamente alla riduzione dei trattamenti economici del 5 e del 10%, prevista invece nella legge n. 122 del 30 luglio 2010.
La parola passa al parlamento, con i giudizi delle Commissioni alla Camera  e al Senato: Commissione Affari Costituzionali e Lavoro, quindi Commissione Affari Costituzionali. Il tutto entro il 23 Maggio.
Trattandosi di un regolamento, la decisione finale, comunque, sarà dell‘esecutivo che ha ereditato questa patata bollente dal precedente Governo Monti.
Ricordiamo, inoltre, che il precedente Governo aveva già considerato, per i conti pubblici, il taglio come già avvenuto. Di conseguenza si dovrà trovare la copertura finanziaria, nel caso non si volesse dar seguito al blocco.
Scarica il regolamento

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