Anche le pantegane dovrebbero sapere che la legge è eguale per tutti. Per tutti i cittadini contribuenti, ovviamente, perché i burocrati sono dei, esseri al di sopra del bene e del male, e quindi anche della legge. Se poi fossero i burocrati e funzionari di Equitalia, ossia quegli ectoplasmi che massacrano i Contribuenti con il sadico compiacimento di essere “fedeli servitori dello stato” allora gli attributi divini sarebbero ancor poca cosa.
Inamovibili, pagati a peso d’oro, non soggetti a controllo alcuno, dispongono della vita di persone ed aziende vessandoli a tal punto da far sembrare i satrapi di infausta memoria dei veri e propri filantropi.
Non si adombrino i satrapi ad essere paragonati a codesti virtuosi del codicillo, implacabili attuatori della più sfrenata burocrazia dell’universo. Li abbiamo citati solo perché sono un nome noto quanto esecrato.
Mi si dirà: é il solito Mela che ha il pallino della burocrazia, mentre invece «pubblico è bello».
Allora leggetevi con attenzione ciò che segue.
In sintesi.
«Le cartelle di Equitalia e gli avvisi delle Agenzie delle Entrate sono tutti nulli. Ciò deriva da una importante sentenza del TAR Lazio [1]. Il Tribunale amministrativo ha stabilito che, all’interno delle Agenzie delle Entrate, gran parte del personale che firma gli accertamenti non ha i requisiti di “dirigente”. La conseguenza è che tali atti sono nulli e, con essi, anche le successive cartelle Equitalia.»
«La questione è stata affrontata anche dalla stessa Corte dei Conti [2] e dal Consiglio di Stato [3]. Quest’ultimo sostiene, tra le righe, che Equitalia S.p.a. agendo in qualità di agente della riscossione, in quanto concessionario di un pubblico servizio [4], deve utilizzare, per tutte le incombenze, personale che opera in regime di diritto pubblico, ossia Dirigenti della Pubblica Amministrazione.»
«Così, i restanti posti sono stati coperti con incarichi fiduciari, conferiti in barba alla legge secondo logiche clientelari. A coprire carichi dirigenziali sono stati chiamati semplici impiegati, che non avevano neanche la qualifica di funzionari e neanche quelli che sono stati retrocessi alla nona qualifica funzionale (i quadri). Così, a comandare sui dirigenti vengono chiamati dei semplici impiegati.»
Avete letto bene?
«Incarichi fiduciari, conferiti in barba alla legge secondo logiche clientelari».
Clientele e corruzione in Equitalia, che basti solo la quinta elementare ed una solida amicizia per far carriera, e che carriera, con incarico conferito ad personam, alla faccia di leggi, concorsi e via cantando? Solo perché amici degli amici?
E questi si ergono anche a soloni della pubblica integrità? Dicono di essere i catari della burocrazia statale.
P.S.
E tutto continua come prima, se non peggio, alla faccia delle sentenze. I burocrati ed i funzionari sono infatti al di sopra delle leggi.
Ancora statalisti? Allora pagate e tacete: alle pecore si addice la tosa.
TrendOnLine. 2013-04-11. 767 dirigenti “abusivi” a Equitalia. Atti nulli?
767 funzionari di Equitalia su 1146 sarebbero “abusivi”, quindi i loro atti nulli. Ma non è dato sapere chi siano. Motivi di sicurezza. Una delicatezza che non è stata usata per gli italiani e i loro conti correnti, ormai obbligatori per tutti per questioni di tracciabilità del denaro. Si, il nostro!
In nome del principio di trasparenza, voluto dalla stessa Costituzione Equitalia sarà costretta a pubblicare i nomi dei funzionari coinvolti nel procedimento di riscossione del tributo, a differenza di quanto dichiarato precedentemente dall’ente che motivava la sua scelta con motivi di sicurezza.
Il caso nasce dopo la richiesta, da parte di un contribuente, di conoscere il nome del funzionario che si occupava della sua pratica, per poter meglio valutare la sua strategia di difesa ed è in parallelo con quello di 767 dirigenti dello stesso ente la cui nomina è avvenuta attraverso procedure non corrette e quindi è stata decretata come nulla. La particolarità della questione nasce proprio dal fatto che questo piccolo esercito di funzionari è entrato a far parte della “famiglia” di Equitalia (una sorta di famiglia Addams ma completamente antipatica), senza attraversare l’iter classico per l’assunzione del personale, ovvero niente concorso nè graduatorie pre esistenti.
Nessun controllo, nessuna documentazione. Una ingiustizia per il cittadino il quale deve presentare, da adesso, una serie di scartoffie firmate anche da genitori e parenti in caso di regali particolarmente costosi oppure di prestiti che, in periodo di crisi, siamo sempre più spesso a chiedere, a tutto discapito di una “normale” dignità umana che diventa sempre più rara.
Yahoo! Finanza. 2013-04-11. 767 dirigenti “abusivi” a Equitalia. Atti nulli?
In nome del principio di trasparenza, voluto dalla stessa Costituzione Equitalia sarà costretta a pubblicare i nomi dei funzionari coinvolti nel procedimento di riscossione del tributo, q differenza di quanto dichiarato precedentemente dall’ente che motivava la sua scelta con motivi di sicurezza.
Il caso nasce in parallelo con quello di 767 dirigenti dello stesso ente la cui nomina è avvenuta attraverso procedure non corrette e quindi è stata decretata come nulla. La particolarità della questione nasce proprio dal fatto che questo piccolo esercito di funzionari è entrato a far parte della “famiglia” di Equitalia (una sorta di famiglia Addams ma completamente antipatica), senza attraversare l’iter classico per l’assunzione del personale, ovvero niente concorso nè graduatorie pre esistenti.
Nessun controllo, nessuna documentazione. Una ingiustizia per il cittadino il quale deve presentare, da adesso, una serie di scartoffie firmate anche da genitori e parenti in caso di regali particolarmente costosi oppure di prestiti che, in periodo di crisi, siamo sempre più spesso a chiedere, a tutto discapito di una “normale” dignità umana che diventa sempre più rara. E mentre gli italiani tremano di fronte ai nuovi dati Bce (Toronto: BCE.TO – notizie) che vedono una disoccupazione in aumento e senza precedenti anche a livello europeo, molti di loro si preparano a una “guerra difensiva” dovendo dimostrare a priori spese fatte e potenzialmente inconciliabili con il proprio conto corrente (ormai obbligatorio per tutti, se no come fanno a fare il pignoramento della pensione o dello stipendio? A suo tempo dissero che i veri motivi erano la tracciabilità del denaro. Si, il nostro!) Una piccola vittoria, però potrebbe esserci: gli atti firmati dai suddetti 767 dirigenti, sarebbero nulli. Peccato che, però, l’elenco non sia attualmente disponibile. Motivi di sicurezza.
Risulta, comunque, sempre più interessante come gli enti che si rifanno al potere della PA pretendano solerzia, trasparenza e correttezza da parte del contribuente (arrivando fino a spulciargli il conto corrente), ma poi accampa motivi di privacy quando sotto i riflettori compaiono “loro”.
LeggeEgualePerTutti. 2013-01-25. Nulli gli atti di Equitalia e Ag. Entrate: firmati da falsi dirigenti
Sarebbero nulli tutti gli atti emessi dalla Agenzia delle Entrate e, di conseguenza, le cartelle esattoriali di Equitalia formate sulla base di ruoli delle Agenzie delle Entrate: la ragione è perché il Fisco ha fatto fino ad oggi firmare i propri atti a personale dipendente privo della qualifica di “dirigente”.
Il terremoto è stato sollevato dalla dottoressa Maria Rosaria Randaccio ex Intendente di Finanza a Cagliari (poi direttrice della Commissione Tributaria, in ultimo in forza al Tesoro e all’assessorato regionale al Turismo), la quale avverte: le cartelle di Equitalia e gli avvisi delle Agenzie delle Entrate sono tutti nulli. Ciò deriva da una importante sentenza del TAR Lazio [1]. Il Tribunale amministrativo ha stabilito che, all’interno delle Agenzie delle Entrate, gran parte del personale che firma gli accertamenti non ha i requisiti di “dirigente”. La conseguenza è che tali atti sono nulli e, con essi, anche le successive cartelle Equitalia.
La Randaccio ha da poco presentato un esposto alla Procura Generale della Corte dei Conti e alla Avvocatura Generale e invita tutti i cittadini a ricorrere contro questo vizio di nullità. Così abbiamo deciso di intervistarla.
LaLeggePerTutti: Dottoressa Randaccio, qual è l’origine del problema che renderebbe nulle buona parte delle cartelle esattoriali?
Maria Rosaria Randaccio: Il Tar del Lazio [1] ha dichiarato illeciti e illegittimi gli ottocento incarichi dirigenziali conferiti a semplici impiegati, invece che ai veri Dirigenti delle Agenzie delle Entrate sparse nelle varie sedi d’Italia.
Infatti, su un organico di 1.200 dirigenti del Ministero, solo 400 posti risultano coperti da dirigenti abilitati, ossia assunti tramite regolare concorso, mentre gli altri 800 incarichi sono stati conferiti indebitamente a dei “nominati”.
La questione è stata affrontata anche dalla stessa Corte dei Conti [2] e dal Consiglio di Stato[3]. Quest’ultimo sostiene, tra le righe, che Equitalia S.p.a. agendo in qualità di agente della riscossione, in quanto concessionario di un pubblico servizio [4], deve utilizzare, per tutte le incombenze, personale che opera in regime di diritto pubblico, ossia Dirigenti della Pubblica Amministrazione.
Il fatto che tutto il personale utilizzato per le incombenze della riscossione debba essere incardinato nella Pubblica amministrazione lo prevede la legge [5]. La stessa legge prevede che anche la sottoscrizione dei ruoli da trasmettere a Equitalia per la riscossione deve essere svolta esclusivamente dai Dirigenti, dal momento che solo ai Dirigenti compete l’adozione degli atti e dei provvedimenti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno [7].
Invece, come ci ha svelato il Tar del Lazio con la sentenza appena citata, la trasmissione dei ruoli ad Equitalia per la loro riscossione – prerogativa un tempo affidata alla competenza esclusiva degli Intendenti di Finanza – in questi ultimi dieci anni è stata illegittimamente effettuata da semplici impiegati, spesso privi del diploma di laurea.
LLPT: Qual è dunque la conseguenza?
MRR: La conseguenza è che tutte le cartelle esattoriali notificate dagli agenti della riscossione e da Equitalia S.p.a. in questi ultimi dieci anni potrebbero venire annullate perché illegittime per via della mancata sottoscrizione dei “Ruoli” (trasmessi ad Equitalia ) da parte di un dirigente abilitato, ossia assunto tramite pubblico concorso nei Ruoli Dirigenziali della P.A.
LLPT: Ci spieghi come è nata questa “confusione” suoi ruoli dei dirigenti.
MMR: Stiamo parlando di una questione che riguarda non solo il Ministero delle Finanze in generale, ma anche altri ministeri. Nel 1992 i dirigenti della Intendenza di finanza e di tutti gli uffici finanziari sono stati retrocessi in carriera ed inquadrati nella nona qualifica funzionale, ossia quella dei quadri [8]. In questo modo, parte dell’organico è rimasto scoperto. Sono stati inizialmente chiamati, a coprire il vuoto, quelli che erano dentro il Ministero delle finanze, ma collocati nei ruoli centrali, inquadrandoli come dirigenti, mentre gli altri colleghi sono rimasti nella nona qualifica funzionale.
Poi, alla fine degli anni ’90, ci si è reso conto che questi posti dovevano essere coperti da un certo numero di persone. Così il Ministero ha bandito dei concorsi per coloro che avevano iniziato a ribellarsi all’inquadramento della nona qualifica. Naturalmente questi concorsi non hanno coperto l’organico ma solo in minima parte. Così, i restanti posti sono stati coperti con incarichi fiduciari, conferiti in barba alla legge secondo logiche clientelari. A coprire carichi dirigenziali sono stati chiamati semplici impiegati, che non avevano neanche la qualifica di funzionari e neanche quelli che sono stati retrocessi alla nona qualifica funzionale (i quadri). Così, a comandare sui dirigenti vengono chiamati dei semplici impiegati.
In pratica.
Secondo l’esposto presentato dalla dott.ssa Randaccio, tutti gli accertamenti fatti da Equitalia ma che provengono da ruoli trasmessi dalle Agenzie delle Entrate, in quanto firmati da personale privo della qualifica di dirigente, sono nulli all’origine, così come sono nulle tutte le attività di Equitalia.
[1] Tar Lazio, sent. n. 6884 del 1.08.2011.
[2] Corte dei Conti, sezione di controllo sugli enti, con determinazione n.312008, nell’adunanza del 28 marzo 2008 e n. 432010 nell’adunanza dell’11 maggio 2010.
[3] Cons. Stato, sez. IV, sent. n. 3812/2012 del 27.06.2012.
[4] Ai sensi dell’art. 45 del dlgs 11299.
[5] Art. 1 co. 2 del dlgs 1651.
[6] All’art. 42 del dpr 60073.
[7] Come sancito dall’art. 16 co. 1 e dall’art. 4 co. 2 del dlgs 1651.
[8] Istituita con il DPR 44 del 1990.