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Equitalia, stop ai pignoramenti. E da maggio un nuovo redditometro

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Equitalia si ammorbidisceNon sarà possibile alcun pignoramento sui conti correnti bancari o postali dove vengono versati stipendi e pensioni. Un provvedimento che allenta la presa sui correntisti e che avrà “decorrenza immediata” per i contribuenti lavoratori dipendenti o pensionati. I pignoramenti “saranno attivati solo dopo che sia stato effettuato il pignoramento presso il datore di lavoro e/o l’ente pensionistico e che, in ragione delle trattenute accreditate, il reddito da stipendio o pensione risulti pari o superiore a 5 mila euro mensili”.

Non è l’unica apertura di giornata per chi guarda con timore a Equitalia. ”L’amministrazione finanziaria utilizzerà il redditometro per rilevare la cosiddetta evasione ‘spudorata’, ossia coloro che hanno spese elevatissime di fronte ad un reddito dichiarato esiguo. Il nostro obiettivo è individuare coloro che non dichiarano, o dichiarano molto poco, ma che hanno una capacità di spesa notevolissima non giustificata. E’ uno strumento molto delicato, che useremo solamente nei casi piu’ eclatanti”. Lo ha detto Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, nel corso del forum nazionale ”Nuovi strumenti di lotta all’evasione. Difesa del contribuente e orientamento della giurisprudenza”, organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, presieduto da Vincenzo Moretta. ”Daremo inoltre spazio molto ampio al contraddittorio – ha continuato Befera – Possono essere numerosi i motivi per cui si spende senza avere acquisito reddito. Ma ci sono anche casi di persone che viaggiano a livelli di spesa elevatissimi, non dichiarano nulla e magari hanno anche agevolazioni dallo Stato”. ”Per combattere l’evasione è necessaria una task force europea, che preveda una collaborazione tra l’Italia e gli altri paesi UE per individuare i capitali portati all’estero”, ha sottolineato Vincenzo Moretta, presidente Odcec Napoli. ”Il rientro di queste somme, che sono molto numerose, potrebbe generare un abbassamento della pressione fiscale’‘.

”I commercialisti – ha ribadito Moretta – sono in prima linea contro l’evasione fiscale, e puntano a tutelare il gettito delle entrate insieme all’amministrazione finanziaria e alla Guardia di Finanza. Siamo favorevoli al redditometro anche se riteniamo sia uno strumento da non esasperare e che sia fondamentale tutelare le famiglie povere ed i pensionati”.

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