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TFA SPECIALI, IL FALSO BUONISMO DEL TEST “SENZA SBARRAMENTO”

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I prossimi Tfa speciali, indetti dal Miur per il prossimo mese di giugno e visti dagli interessati come una importante occasione, rischiano di rappresentare una clamorosa delusione. Vediamo perchè…
Tale delusione sta nella falsa illusione che il test selettivo non sia uno sbarramento per conseguire l’agognata abilitazione.
A ben vedere il macchinoso meccanismo di attribuzione del punteggio si scopre che il Test sarà composto da 70 domande (30 logica, 30 comprensione testo, 10 lingua straniera) assegnerà 1,25 punti ad ogni risposta corretta (oltre la 42-esima domanda corretta) e -0,50 ad ogni risposta errata e 0 punti ad ogni risposta non data, in caso del raggiungimento di un totale negativo al candidato verranno assegnati zero punti.
Basta fare quattro conti per capire che sarà estremamente difficile ottenere un risultato diverso da zero (si stima che oltre 80% otterrà zero).
Tenendo conto che per conseguire l’abilitazione si dovrà ottenere un punteggio di almeno 60 centesimi (35 Test, 50 percorso universitario, 15 prova finale) ma per quanto detto prima molti si presenteranno al percorso universitario con zero punti ottenuti dal Test e quindi per loro sarà estremamente arduo ottenere 60 punti dei rimanti 65 (percorso + prova finale).
Paradossalmente capiterà che dopo aver pagato e frequentato i corsi universitari non si raggiunga 60 centesimi e quindi non si ottenga l’abilitazione.

Per questi motivi i docenti non dovranno prendere alla leggera il Test selettivo eprepararsi seriamente al fine di ottenere almeno 5-10 punti per avere il margine per ottenere 60 centesimi.

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