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PUBBLICATO IL DECRETO INTERMINISTERIALE SUI PERCORSI IFTS

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E’ stato pubblicato in G.U. il decreto interministeriale 7 febbraio 2013 riguardante le specializzazioni tecniche superiori relative ai percorsi post secondari di istruzione e formazione tecnica superiore di durata annuale (IFTS) previste dal Capo III del DPCM del 25 gennaio 2008, concernente le “Linee guida per la riorganizzazione del Sistema di istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione degli istituti tecnici superiori”.
La notizia è riportata sul sito della Flc-Cgil che ne dà un breve resoconto
Come è noto i percorsi IFTS
• sono programmati dalle regioni nell’ambito delle loro competenze esclusive in materia di programmazione dell’offerta formativa
• hanno, di regola, la durata di due semestri, per un totale di 800/1000 ore
• sono finalizzati al conseguimento di un certificato di specializzazione tecnica superiore.
Possono iscriversi i giovani e gli adulti in possesso di uno dei seguenti titoli
• diploma di istruzione secondaria superiore;
• diploma professionale quadriennale di tecnico conseguito nell’ambito dell’istruzione e Formazione Professionale (IeFP).
Inoltre, possono iscriversi anche coloro che sono in possesso dell’ammissione al quinto anno dei percorsi della secondaria di II grado nonché coloro che non sono in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore, previo accreditamento delle competenze acquisite in precedenti percorsi di istruzione, formazione e lavoro successivi all’assolvimento dell’obbligo di istruzione
Inoltre i percorsi IFTS
• sono progettati e gestiti da università, scuole secondarie di II grado, enti pubblici di ricerca, centri e agenzie di formazione professionale accreditati e imprese o loro associazioni, tra loro associati anche in forma consortile
• si riferiscono a settori produttivi individuati, per ogni triennio, con accordo in sede di conferenza unificata.
Il decreto concerne
• la definizione delle specializzazioni, che costituiscono le figure di riferimento a livello nazionale, e dei relativi standard formativi minimi
• l’adozione di modelli di certificati di specializzazione tecnica superiore “per il loro riconoscimento tra i sistemi regionali e tra questi e il sistema dell’istruzione”.
Il decreto è costituito da sette articoli e da otto allegati. Questi gli aspetti più rilevanti:
• sono istituite 20 specializzazioni tecniche superiori che costituiscono le figure di riferimento a livello nazionale declinabili in specifici profili regionali in base alle esigenze del territorio (Art. 2 comma 1 e Allegato C)
• le specializzazioni sono declinati in termini di competenze comuni a tutte le figure o tecnico-professionali specifiche di ciascuna figura. (Art. 3 comma 1) Le competenze sono a loro volte declinate in termini di abilità minime e conoscenze essenziali. Le competenze tecnico professionali sono descritte nell’Allegato D) mentre quelle comuni si trovano nell’Allegato E)
• ai fini della referenziazione al quadro europeo delle qualifiche (EQF), i percorsi IFTS sono considerati specializzazioni dei percorsi dell’Istruzione e Formazione professionale (IeFP) e dei percorsi dell’istruzione tecnica e professionale nell’ambito della secondaria di secondo grado. (Art. 3 comma 2)
• i percorsi IFTS fanno riferimento ai sistemi di classificazione statistica delle professioni e delle aree economiche (art. 3 comma 3)
• è previsto il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti nei percorsi IFTS nonché la registrazione delle competenze certificate nel Libretto formativo del cittadino (Art. 3 comma 6)
• al termine dei percorsi IFTS è prevista una apposita verifica finale. (Art. 4 comma 1)
• i certificati di specializzazione tecnica superiore sono rilasciati dalle Regioni. L’allegato F contiene il modello di certificato nonché le note di compilazione. (Art. 4 comma 1)
• I certificati rilasciati al termine dei percorsi IFTS costituiscono titolo di accesso per i pubblici concorsi (art. 4 comma 2)
• Riguardo al riconoscimento in termini di crediti formativi universitari dei percorsi IFTS si rimanda alle norme di settore ed in particolare all’art. 14 comma 3 della Legge 240/10 (art. 4 comma 3).
Importante è l’allegato B che, aggiornando l’allegato alle Linee guida sull’istruzione tecnica e professionale approvate in sede di conferenza unificata il 26 settembre 2012, riporta la correlazione tra aree economiche-professionali, principali filiere produttive, cluster tecnologici, aree tecnologiche di riferimento degli istituti tecnici superiori (ITS), indirizzi di studio degli istituti tecnici e professionali, qualifiche e diplomi dell’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) e certificati di specializzazioni di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS).
Il decreto prevede oltre venti specializzazioni nazionali. Questo l’elenco:
1. Agro-alimentare
2. Manifattura e Artigianato
• Tecniche per la realizzazione artigianale di prodotti del made in Italy
3. Meccanica Impianti e Costruzione
• Tecniche di disegno e progettazione industriale
• Tecniche di industrializzazione del prodotto e del processo
• Tecniche per la programmazione della produzione e la logistica
• Tecniche di installazione e manutenzione di impianti civili e industriali
• Tecniche dei sistemi di sicurezza ambientali e qualità dei processi industriali
• Tecniche di monitoraggio e gestione del territorio e dell’ambiente
• Tecniche di manutenzione, riparazione e collaudo degli apparecchi dispositivi diagnostici
• Tecniche di organizzazione e gestione del cantiere edile
• Tecniche innovative per l’edilizia
4. Cultura, Informazione e Tecnologie informatiche
• Tecniche per la sicurezza delle reti e dei sistemi
• Tecniche per la progettazione e lo sviluppo di applicazioni informatiche
• Tecniche per l’integrazione dei sistemi e di apparati TLC
• Tecniche per la progettazione e gestione di database
• Tecniche di informatica medica
• Tecniche di produzione multimediale
• Tecniche di allestimento scenico
5. Servizi commerciali
• Tecniche per l’amministrazione economico-finanziaria
6. Turismo e Sport
• Tecniche di progettazione e realizzazione di processi artigianali e di trasformazione agroalimentare con produzioni tipiche del territorio e della tradizione enogastronomica
• Tecniche per la promozione di prodotti e servizi turistici con attenzione alle risorse, opportunità ed eventi del territorio
7. Servizi alla persona
L’avvio in prima applicazione dei percorsi IFTS, definiti dallo schema di decreto, è previsto per l’anno formativo 2013/14.
A conclusione dell’anno formativo 2013/14 è previsto un monitoraggio e una valutazione dei percorsi IFTS attivati ai fini della loro definitiva messa a regime.
Tenuto conto che il decreto interministeriale del 7 settembre 2011 prevede che con l’anno formativo 2013/14 termini la fase sperimentale di prima attuazione dei percorsi degli istituti tecnici superiori (ITS), a partire dal 2014/15 dovrebbe essere messa a regime tutta la filiera dell’istruzione e formazione tecnica superiore.
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